La Nuova Sardegna

Nuoro

San Teodoro, l’autovelox diventa un caso nazionale

di Valeria Gianoglio
San Teodoro, l’autovelox diventa un caso nazionale

Rivolta sul web, bersagliato il sito del Comune. Tensione tra sindaco, delegato al Traffico e vigili dopo il sequestro del tutor - COMMENTA

14 ottobre 2012
4 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Il tutor di San Teodoro, ormai defunto e sottoposto a sequestro giudiziario dalla Procura di Nuoro perché sfornava una multa ogni due minuti senza avere le necessarie autorizzazioni, diventa un caso nazionale. Almeno 48mila automobilisti inferociti in tutta Italia non stanno parlando d’altro. Su siti internet specializzati come “Ricorsi.net” e social network come Twitter e Facebook, con mail di fuoco al Comune, lettere al giornale, tv nazionali, segnalazioni a “Quattroruote”, forum on line, con schiere di avvocati e persino ordini professionali che si mobilitano.

La rabbia on line. Tutti a sventolare con rabbia multe per aver percorso, non appena sbarcati al porto gallurese, e alla media certo non sconvolgente di “101 chilometri orari” o giù di lì, i 9 chilometri e 136 metri di un tratto della Nuoro-Olbia. Tutti a segnalare che è un fatto quantomeno discutibile che su una strada statale con quella barriera spartitraffico esista ancora un limite di velocità a 90 chilometri orari. «Una roba del genere, una barriera così alta non l’ho vista nemmeno nelle autostrade più attrezzate, è assurdo che allora non adeguino il limite e soprattutto che non lo segnalino meglio» dice uno degli almeno 48mila multati in appena due mesi, Luciano Delseppia, ingegnere meccanico di Pisa, esperto di auto, e consigliere dell’ordine degli ingegneri della Toscana.

Lo scaricabarile. Ma al Comune di San Teodoro, reduce da un maxi sequestro di carte, verbali e computer che ha impegnato la polizia stradale nuorese per 24 ore, già da ieri è cominciato di gran carriera il gioco dello scaricabarile. Un gioco che rischia ora di avere strascichi pesanti, anche di tipo politico, sulla stessa amministrazione civica guidata dal sindaco Tonino Meloni. Dopo il commento a caldo, di avant’ieri, del primo cittadino che in sostanza affermava di non essersi occupato della vicenda e di aver avuto rassicurazioni a suo tempo dal suo consigliere delegato, infatti, è lo stesso consigliere e delegato al Traffico, Gianfranco Bacciu, a prendere le distanze dal numero uno del municipio. Mentre il comandante dei vigili, Francesco Asole, annuncia via mail un comunicato del suo avvocato di fiducia, che sino a tarda sera, tuttavia, non era ancora arrivato.

La difesa del consigliere. «Non mi sono andate giù – dice Bacciu – le parole del sindaco. Perché io ho fatto tutto quello che potevo, sulla vicenda del tutor, e ho seguito con cura tutte le pratiche sin dall’inizio. La vicenda è nata un annetto fa e ci è costata tempo ed energie. Io ho seguito la parte tecnica, la questione dei permessi e le varie pratiche, tra Anas, società notificatrice, prefettura. Per quanto mi riguardava era tutto a posto, mancava solo l’input finale della prefettura. Ma posso assicurare che io non sapevo se le multe erano già state notificate, perché non so, né posso entrare, nel sistema di gestione delle multe della polizia municipale. Sono loro che si occupano di questo aspetto. Io negli atti della polizia municipale non posso intervenire. Ribadisco solo che il nostro obiettivo era quello di aumentare il livello di sicurezza in quella strada».

Il comandante dei vigili. Il comandante dei vigili, invece, per tutto il giorno o quasi risponde alla marea di mail inferocite che arrivano al Comune da tutta Italia. E a tutti manda, in automatico, il seguente messaggio: «In merito ai verbali da voi segnalati si comunica che sono notificati per errore e si è già provveduto ad annullarli in autotutela, seguirà comunicazione scritta, scusandomi per i disguidi causati». Le mail che riceve sono così numerose che nel primo pomeriggio il sito internet del Comune si impalla e rimanda al mittente le mail ricevute.

Le carte sequestrate. Le migliaia di verbali, insieme ai computer e ai vari atti sequestrati dalla polizia stradale nuorese, guidata da Raffaele Angioni, su delega del pm Luca Forteleoni, raccontano però una realtà diversa almeno in parte da quella che ripetono il municipio e comando dei vigili urbani. E sinora smentiscono, di fatto, la tesi delle multe partite per sbaglio. Se non altro perché è difficile immaginare che “per errore” siano state emesse 800 multe al giorno negli ultimi due mesi, anche se non tutte sono state notificate agli automobilisti interessati. Gli stessi automobilisti, tutti o quasi residenti nella Penisola, cominciano a far notare le falle del sistema e della tesi dell’errore. «Signor Asole, è lei stesso – scrive uno dei multati, Roberto Pastor – che scrive nel verbale che ha visionato le immagini. Accetto le scuse ma mi permetta di non accettare il discorso dell’errore».

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative