La Nuova Sardegna

Nuoro

Chiesetta delle Grazie, partono gli ultimi lavori

di Antonio Bassu

Appaltato il restauro del vecchio campanile e del pavimento interno Entro il 2013 si dovrebbe concludere il recupero cominciato trent’anni fa

30 novembre 2012
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Santuario di Nostra signora delle Grazie, nell’antico quartiere di Seuna: dopo 30 anni il restauro sarà finalmente completato. Ad assicurarlo è l’assessore comunale ai lavori pubblici Angelo Serusi, il quale ha comunicato che è stata espletata la gara d’appalto e consegnato i lavori all’impresa vincitrice. L’inizio ufficiale degli interventi operativi è previsto per l’inizio del 2013. Grazie al recupero di un finanziamento che si aggira intorno ai 100 mila euro, si provvederà al restauro del vecchio campanile a vela, dislocato sulla destra della facciata principale della chiesa che fa fronte con via Gramsci, insieme al recupero strutturale delle storiche campane. Si provvederà nel contempo al rifacimento dell’attuale pavimentazione interna del tempio, caratterizzata da un “cocciopesto”, oltremodo criticato dai fedeli nuoresi. Ma soprattutto dalle famiglie residenti da sempre nel rione di Seuna. L’assessore Serusi, giusto per ciò che riguarda la nuova pavimentazione, ha detto che il comune sta trattando con la Soprintendenza alle Belle Arti di Sassari per decidere sul nulla osta relativo al riposizionamento delle mattonelle di una volta. Anni fa, allorchè si decise per il “cocciopesto”, si scoprì che un’azienda del Napoletano sarebbe stata in grado di riprodurre le antiche mattonelle, addirittura riproducenti gli stessi disegni. Notizia che fu accolta con entusiasmo dai seunesi, ma che poi, al lato pratico, si tradusse in una forte delusione. Poichè la Soprintendenza optò per il brutto “cocciopesto”. Ora tutti sperano nel nuovo restauro, giusto per restituire alla chiesa delle Grazie l’importanza storica che invece merita. Storici e studiosi, d’altra parte, l’hanno sempre indicata come l’unico vero monumento religioso, a testimonianza di un importante momento artistico della città. Qualche decina di anni fa, a seguito di una infiltrazione d’acqua piovana, si rischiò di cancellare il ciclo pittorico degli artisti Pietro Antonio e Gregorio Are, padre e figlio, che, ai primi del 1700, realizzarono tutta una serie di dipinti sulle pareti e la volta dell’antico santuario. Nel 1996, durante la prima fase di restauro, venne alla luce un affresco murario che rappresenta i dodici apostoli e profeti, insieme a brani delle sacre scritture. In quella occasione l’affresco fu staccato dalla parete, per poi affidarne il restauro a una società di Pisa, mentre nel 2004 fu ricollocato nel sito originale. Ora, a distanza di 8 anni, si pone la necessità di un nuovo intervento di restauro. Ora l’assessore Seruspera di riuscire a trovare i quattrini necessari per far intevenire un’altra volta gli esperti con la richiesta di mettere in sicurezza lo storico e preziossimo affresco.

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative