La Nuova Sardegna

Nuoro

Tares a Baunei, Corrias scrive alla Regione

Il sindaco a Cappellacci: rinvii l’applicazione della tassa prima che la situazione possa degenerare

03 ottobre 2013
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BAUNEI. In seguito al disagio più volte manifestato dai cittadini e dai commercianti del comune di Baunei riguardo l’applicazione della Tares, il sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, ha inviato una missiva urgente al presidente della Regione Ugo Cappellacci e all’assessore all’ambiente Andrea Biancareddu, portando alla loro attenzione «una questione sociale che rischia di diventare un problema di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini e delle Istituzioni». «La Tares graverà sulle famiglie, i commercianti e piccoli imprenditori in aggiunta ai costi della tassazione sugli immobili, nonché all’incremento dell’Iva tanto da rendere drammatica la situazione già grave per la crisi occupazionale» si legge nella lettera scritta in queste ore dal primo cittadino di Baunei, Salvatore Corrias, e prima che la situazione di tensione possa degenerare, lo stesso sindaco, preoccupato, chiede alla Regione Sardegna «che si faccia portavoce del disagio sociale che l’applicazione della Tares sta provocando, e che, con urgente sollecitazione presso il Governo, si provveda alla rivisitazione della normativa, con un necessario rinvio dell’applicazione della Tares».

Gli amministratori baunesi chiedono inoltre all’assessore all’ambiente Biancareddu che la Regione «si faccia carico dell’ ottimizzazione dei costi del sistema di smaltimento nei vari impianti distribuiti nell’area regionale, ottimizzazione che porti ad una reale, tangibile -e finora tanto sbandierata- riduzione dei costi in bolletta». «I nostri cittadini si chiedono come mai se il nostro Comune è notoriamente e significativamente migliorato sia nella raccolta differenziata sia nella diminuzione dei rifiuti urbani smaltiti, i costi dello smaltimento risultano essere così elevati rispetto al resto della Sardegna?».

Il dubbio è presto sciolto, si legge nella lettera inviata alla Regione, «perché mentre cittadini e imprese si impegnavano a differenziare la raccolta ea produrre meno rifiuti, la Regione Sardegna non ha attivato la necessaria razionalizzazione dei costi per premiare lo sforzo degli utenti, consentendo che i costi per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato nell’Impianto di Macomer passasse da € 124,28 a tonnellata del 2005 a € 204,16 a tonnellata attuali». (n.mugg.)

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