La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Idv: «Scippati i soldi per l’istituto Satta»

L’Idv: «Scippati i soldi per l’istituto Satta»

Macomer, polemiche per l’assenza dei consiglieri provinciali della zona e del presidente Deriu

17 novembre 2013
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MACOMER. A parlare del “caso” dell’Istituto tecnico Satta e dei lavori scippati che la Provincia avrebbe dovuto eseguire per mettere in sicurezza il caseggiato e restituirgli un minimo di agibilità, non c’erano i consiglieri provinciali di Macomer e della zona e non c’era neppure il presidente della Provincia. Pochi anche gli amministratori dei paesi del circondario, dai quali provengono gran parte degli studenti che frequentano l’Itc. Durissimo il consigliere provinciale dell’Idv Andrea Rubattu, il quale ha scoperchiato la pentola sollevando il caso dello scippo. Secondo Rubattu, i soldi per i lavori sono finiti o stanno per finire in altri territori. «I consiglieri di maggioranza di altre zone minacciano la crisi se tolgono un centesimo ai territori dai quali provengono – ha detto –, i nostri fanno l’opposto. Auspico che in questa vicenda non facciano una questione di partito e pensino agli interessi di chi li ha eletti». Giuseppe Ledda ha ricostruito la storia del finanziamento scippato e ha affermato che non si è mai visto che a fine appalto di decida di non realizzare l’opera. «Si farà una battaglia – ha detto – per fare chiarezza sulle cifre e costringere la Provincia a fare i lavori». Sul caso Itc il consigliere comunale Sergio Masia ha presentato una mozione che sarà discussa dal Consiglio mercoledì. Il sindaco, Antonio Succu, ha detto che, al di là delle appartenenze politiche, si pone l’esigenza di intraprendere un battaglia per tutelare gli interessi della città. «Ho incontrato il presidente Deriu al convegno della Cgil – ha proseguito –, mi ha accusato di usare questa vicenda per farmi propaganda assieme a Rubattu. Io non sono candidato alle regionali, ma sono qui per risolvere i problemi di una città in grave crisi. Stiamo solo difendendo un diritto, quello dei nostri ragazzi a frequentare una scuola sicura». Sono poi intervenuti Gigi Muroni e il dirigente dell’Istituto tecnico Massimo De Pau. (t.g.t.)

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