La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, cunette pulite con i diserbanti

Macomer, cunette pulite con i diserbanti

Nonostante lo stop chiesto dalla Regione, l’Anas continua a utilizzarli lungo la statale 131

02 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Nella primavera del 2013 l’assessore regionale all’Ambiente aveva scritto all’Anas chiedendo di sospendere l’utilizzo dei diserbanti chimici negli interventi di pulizia delle cunette delle strade sarde. Sembrava che questa pratica fosse stata definitivamente abbandonata, invece ai bordi della statale 131 sono ricomparse le strisciate gialle dell’erba bruciata dalle sostanze utilizzate per impedirne la crescita. Chi si immette sulla 131, le nota sugli svincoli di Birori e Borore e lungo le cunette procedendo nelle direzioni di Cagliari e di Sassari. Sugli effetti delle sostanze usate dall’Anas per ripulire le cunette sono stati manifestati dubbi anche da parte di alcune associazioni ambientaliste. Negli anni scorsi furono gli allevatori della zona a denunciare per primi l’uso dei diserbanti chimici nella pulizia delle strade dove prima si interveniva con gli operai dotati di decespugliatori o con mezzi meccanici muniti di appositi accessori da sfalcio. Scesero in campo anche le associazioni Gruppo d’intervento giuridico e Amici della Terra, che intervennero anche presso il ministero dell’Ambiente, la Regione e la Commissione europea, denunciando l’uso frequente di diserbanti chimici per la pulitura delle cunette stradali. Il timore degli allevatori è che il bestiame durante i trasferimenti a piedi lungo le strade possa cibarsi di erba trattata con il diserbante andando incontro a seri rischi. La natura della sostanza utilizzata nei giorni scorsi sulla statale 131 non si conosce. Negli anni scorsi veniva impiegata una sostanza prodotta da una ditta danese che ha come componente il glifosate 360 g/l, un essicante sistemico non selettivo che non è da considerare come l’acqua del rubinetto. Chi in questi giorni percorre la 131 nota subito il contrasto tra il verde dei campi e il giallo dell’erba trattata con il diserbante, un contrasto che suscita perplessità e pone più di un interrogativo sulle conseguenze che i prodotti utilizzati possono creare all’ambiente e all’ecosistema. Quando nel recente passato la sostanza è stata usata per far seccare l’erba lungo le cunette della Macomer-Nuoro e della Macomer-Bosa, veniva sparsa per mezzo di pompe montate sui mezzi utilizzati per percorrere le strade. È accaduto che degli spruzzi trasportati dal vento siano finiti sui fondi confinanti. Alcune vigne mostravano evidenti i segni del contatto col diserbante: le foglie delle viti apparivano con dei punti color marrone, come se fossero state bruciate. Alcune provincie e, poi, la Regione chiesero all’Anas di abbandonare la pratica del diserbo, ma motivi economici (lo sfalcio è costoso) sembrano impedirlo. (t.g.t.)

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative