Cambiamonete in tilt, denunciata una baby gang
Tortolì, impulsi alle macchinette elettroniche con uno speciale telecomando. Poi le casse venivano prosciugate. Tre disoccupati incastrati dai carabinieri
Avevano utilizzato un sistema originale e da esperti di elettronica e informatica, quasi certamente seguendo le istruzioni siu Internet: con un telecomando adattato, mandavano fortissimi impulsi elettromagnetici alle macchinette cambiamonete, mandandole in tilt e facendole “scaricare” il contante che vi era al loro interno. Ma non avevano fatto i conti con i carabinieri della stazione costiera e della compagnia di Lanusei, coordinati dal maresciallo Marcello Cangelosi e dal capitano Danilo Cimicata, che li hanno individuati quali presunti autori di due colpi. E così, per un gruppo di tre giovani tortoliesi, M.M., disoccupato, di 24 anni, M.P, di 18 anni, disoccupato, e un minorenne di 17 anni, è scatta la denuncia a piede libero alla procura della Repubblica di Cagliari con le accuse di frode informatica e furto aggravato. Secondo gli uomini dell’Arma, avevano studiato un sistema che pare non lasciasse traccia alcuna. E i gestori delle macchinette cambiasoldi, quando le trovavano vuote, non riuscivano a risalire a cosa potesse essere accaduto. Anche perché, le stesse, non presentavano il benché minimo segno di scasso. Ma una volta individuato quale potesse essere il gruppetto che “prosciugava” le macchinette cambiasoldi, i carabinieri hanno effettuato dei controlli incrociati, fino alla denuncia alla procura della Repubblica di Cagliari (competente per reati di frode informatica) dei tre giovani.
Il gruppo tortoliese è accusato dei colpi del 24 settembre al tabacchino centrale-edicola-libreria-ricevitoria del viale Monsignor Virgilio, e di quello in una lavanderia a gettoni ubicata nel viale Generale Tosciri, all’uscita nord per Girasole. A incastrarli vi sarebbero anche dei filmati di alcune telecamere. Il primo colpo al tabacchino-edicola-libreria-ricevitoria centrale – pare di alcune migliaia di euro – è avvenuto durante l’orario di apertura al pubblico, con il personale interno intento al lavoro. E siccome la macchinetta cambiamonete si trova in un angolo, al termine dei locali, dove vi sono anche delle solt machines, sentendo le monete scendere diverse volte, si sarebbe pensato a una vincita. Ma in seguito, quando il titolare dei giochi e della macchinetta si era reso conto che quest’ultima era vuota, era scattata la denuncia. Per quanto attiene la lavanderia all’americana in via Generale Tosciri, con grandi lavatrici che funzionano a monete, pare che in quei momenti non vi fosse nessuno. E i tre , sempre con il telecomando adattato, inviando fortissimi impulsi elettromagnetici erano riusciti a fare andare in tilt la cambiamonete, portando via tutto quanto vi era all’interno. Per i carabinieri, non è escluso che altri gestori di locali i possano denunciare furti di questo tipo.