La Nuova Sardegna

Nuoro

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE Il calcolo della Pasqua. Quando i pastori parlavano dell’epatta, l’età della Luna

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE Il calcolo della Pasqua. Quando i pastori parlavano dell’epatta, l’età della Luna

L’almanacco di Tonino Bussu

05 maggio 2014
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Mentre nel mondo cristiano, per stabilire la data della Pasqua, ci si rifaceva all’antica, chiara e colladuata formula in virtù della quale questa importante festività cadeva la prima domenica dopo la prima Luna piena dopo l’equinozio di Primavera, i sardi, soprattutto nel mondo pastorale, avevano sperimentato un calcolo un po’ più complicato, legato all’epatta, e che in pochi riuscivano a capire e a praticare. Mio padre conosceva questi calcoli e parlava dell’epatta che era l’età della Luna al 1° gennaio e mi ha sempre raccontato, anche con un po’ di orgoglio, di questo laborioso calcolo legato all’età della Luna, che aveva una sua intrinseca importanza e che in altre culture richiamava il famoso ciclo di Metone o numero d’oro. I pastori seguivano e conoscevano bene le varie fasi lunari e la loro durata per cui sentenziavano che il mese lunare ‘in bintinove no abarrat e a trinta no arribat, cioè non rimane entro i ventinove giorni, ma non arriva ai trenta. Infatti il mese lunare è poco più di 29 giorni e mezzo. L’epatta presupponeva che l’anno iniziasse a marzo, come per gli antichi romani o nel Granducato di Toscana, per esempio. Per il calcolo dell’età della Luna, complicato e impegnativo, partivano dal giorno stabilito, tenevano conto del numero di mesi trascorsi da marzo, sommavano il numero 11, aggiungevano il numero di giorni che la Luna aveva al primo gennaio e, se tutte queste somme superavano il numero 30, quest’ultimo veniva sottratto dal conteggio. Si otteneva così l’età della Luna in quel determinato giorno, per cui prevedevano se era crescente o calante, nuova o piena. Come potete notare il ragionamento è abbastanza elaborato, ma i pastori, che con questi calcoli avevano dimestichezza, arrivavano al conteggio preciso e, scoperta l’età della Luna, di conseguenza, capivano quando cadeva la Pasqua sia dell’anno in corso che di quelli precedenti o successivi

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