Folla di allevatori sardi all’apertura della fiera
Macomer, la rassegna non ha il respiro degli scorsi anni ma attrae ancora In mostra gli ovini locali selezionati e anche le più diffuse razze caprine
MACOMER. Non è il grande evento di respiro regionale o nazionale che richiama l’attenzione della facoltà di Agraria di Sassari e delle scuole agrarie della Sardegna, ma l’interesse degli allevatori non manca. Ieri a Macomer ha aperto i battenti la fiera-mercato degli ovini di razza sarda iscritti ai libri genealogici, delle più diffuse razze caprine e dei bovini. Fin dal primo giorno i visitatori sono stati numerosissimi. Grande l’interesse degli allevatori che in tanti hanno visitato gli stand dove erano esposti gli animali. La rassegna è stata organizzata dall’Aipa di Nuoro e Ogliastra e dal comune di Macomer, che ha voluto dare continuità alla manifestazione nonostante i costi che comporta l’organizzazione e le difficoltà economiche che rendono problematica la spesa. All’inaugurazione è intervenuta l’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che essendo agronoma e imprenditrice agricola ed essendo stata presidente di Confagricoltura, conosce molto bene i problemi del settore. «La fiera – ha detto – è un momento importante in quanto veicola le idee che vengono dal settore agricolo e misura la crescita delle aziende in termini di qualità e quantità. Questa è stata pensata con un convegno ad alto livello che dirà come la lana di pecora può diventare una risorsa e non un costo per lo smaltimento. La fiera deve però servire per focalizzare altri problemi e non solo quelli con i quali fanno i conti tutti i giorni le aziende agricole e di allevamento. Serve per esplorare spazi e idee nuove e soprattutto per portare le nostre idee oltre i confini dell’isola, facendo conoscere nel resto d’Italia la qualità eccellente dei nostri allevamenti». Oggi, grazie anche al fatto che è domenica, si attendono moltissimi visitatori. Il sindaco, Antonio Succu, è comunque soddisfatto del risultato del primo giorno e ribadisce la validità di una manifestazione di questo tipo in un territorio vocato all’allevamento. «La zootecnica – ha detto – fa parte del tessuto di questo territorio ed è uno degli elementi portanti dell’economia locale. Pur in un momento difficile nel quale dobbiamo tenere d’occhio il bilancio e controllare ogni spesa, è comunque fondamentale garantire una vetrina al settore creando anche un certo movimento di persone utile all’economia della città». Sulla validità dell’iniziativa si è soffermato anche il presidente dell’Aipa di Nuoro, Stefano Ferranti. «Per noi dell’Aipa – ha detto – la manifestazione di Macomer è un appuntamento fondamentale. È il momento in cui perfezioniamo i nostri progetti e prendiamo contatto con gli allevatori e le strategie. Le azioni sono quelle che si traducono in sicurezza alimentare per il consumatore finale».