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Nasce un nuovo servizio civico comunale destinato a coinvolgere soggetti svantaggiati

di Giovanni Maria Sedda
Nasce un nuovo servizio civico comunale destinato a coinvolgere soggetti svantaggiati

FONNI. Esiste nel comune di Fonni un nuovo ufficio denominato “Servizio civico comunale” di cui è competente l’assessore Salvatora Mulas. «Grande importanza assume il servizio civico comunale ossia...

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FONNI. Esiste nel comune di Fonni un nuovo ufficio denominato “Servizio civico comunale” di cui è competente l’assessore Salvatora Mulas. «Grande importanza assume il servizio civico comunale ossia quello delle attività lavorative e di rilevanza sociale destinate a coinvolgere soggetti svantaggiati e disagiati dal punto di vista socio-economico – dichiara l’assessore –. L’obiettivo che si propone il mio assessorato ai servizi sociali in concerto con la giunta municipale e l’ufficio sociale professionalizzato – spiega più dettagliatamente Salvatora Mulas – è quello di porre un freno a ogni forma di mero assistenzialismo e di puntare al reinserimento sociale mediante l’assegnazione di un’attività socialmente utile». In sostanza i sussidi economici previsti nel bilancio vengono elargiti dietro le prestazioni di lavoro al servizio della comunità, quali: manutenzione viabilità, arredo urbano, verde pubblico, ecc.).

«Sin dal primo anno di mandato della giunta guidata dal sindaco Stefano Coinu, la maggior parte delle risorse – sottolinea l’assessore Mulas – sono state indirizzate su questa linea. In relazione all’azione di recupero di soggetti in stato di emarginazione sociale ed economica la nostra amministrazione proseguirà anche quest’anno nella promozione di interventi sociali diretti all’inserimento di individui in forme di impegno lavorativo a tempo parziale. L’intervento è di natura strettamente socio-assistenziale, perciò non deve essere confuso o considerato concorrenziale con l’inserimento lavorativo di giovani in attesa di occupazione, ma solo un’importante fase di un più vasto progetto di intervento alla persona che valorizza ed attiva le sue capacità personali, accresce l’autonomia e la fiducia in se stessi, individuandoli quali soggetti attivi del proprio cambiamento e della propria crescita».

Il servizio civico è, quindi, un intervento alternativo al mero assistenzialismo e vera occasione di reinserimento sociale e verrà gestito in base a un apposito regolamento già approvato dal consiglio comunale. «Voglio sottolineare – conclude Mulas – che il regolamento prevede, oltre le linee del bando povertà estreme, la sperimentazione delle seguenti forme di assistenza sociale: buoni alimentari; il patto sociale e il prestito sull'onore».

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