La Nuova Sardegna

Nuoro

La minoranza polemica sui tagli ai servizi sociali

di Tito Giuseppe Tola
La minoranza polemica sui tagli ai servizi sociali

Macomer, dibattito in Consiglio sulla riorganizzazione disposta dalla giunta Federico Castori: «Svolta in negativo con l’affidamento ai gestori privati»

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MACOMER. Lo Stato taglia le risorse ai Comuni e i Comuni tagliano i servizi, a partire dall’assistenza. Il tema, spinosissimo, è stato affrontato dal consiglio comunale nella riunione di giovedì. I tre gruppi di minoranza avevano chiesto la convocazione dell’assemblea per discutere su questo argomento specifico. Dure le accuse mosse all’esecutivo: la riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare ha ridotto le risorse in misura abnorme da 330 mila a 130 mila euro, fatto che produrrà un ridimensionamento pesante del servizio, ma anche la cancellazione di una decina di posti di lavoro. L’argomento è stato introdotto dal capogruppo di “Forum per Macomer” Giuseppe Ledda, il quale si è soffermato su questi temi ponendo l’esigenza che di risorse e tagli si parli in sede di dibattito sul bilancio. Riccardo Uda ha parlato di tagli ai servizi sociali che ammontano a oltre mezzo milione di euro e delle conseguenze sulle categorie disagiate. Giuseppe Pirisi ha posto l’esigenza di portare il problema all’attenzione di un’assemblea pubblica con i cittadini e le associazioni di volontariato. Federico Castori, soffermandosi sul fatto che alcuni servizi saranno affidati in concessione attraverso una gara, ha parlato di svolta in negativo nei servizi sociali che con l’affidamento ai privati diventano un affare dal quale trarre profitto a spese degli assistiti. Per la maggioranza è intervenuto per primo l’assessore al bilancio, Gian Franco Congiu, il quale spiegato che attraverso l’affidamento in gestione si punta a migliorare la qualità del servizio e che la stessa Corte dei Conti ha indicato questo strumento in quanto più vantaggioso in termini di costi e qualità. Il capogruppo della maggioranza, Sergio Masia, ha sostenuto che non si può continuare a rinviare le scelte che l’amministrazione è chiamata a compiere e che una rivisitazione del modo di erogare i servizi, a partire dall’assistenza, era inevitabile. L’obiettivo resta la qualità, ma anche il controllo dei costi, inevitabile in tempi di vacche magre. L’assessore ai servizi sociali, Rossana Ledda, ha spiegato che il riordino dei servizi punta a dare risposte al fronte del bisogno, che è cresciuto anche con le nuove povertà. Ha inoltre spiegato che un modo etico di assistere chi ha bisogno è anche quello di chiedere in cambio una piccola prestazione lavorativa. Ha concluso il sindaco, Antonio Succu, spiegando che tutti i comuni hanno difficoltà a gestire i servizi a causa dei tagli e che anche l’Anci denuncia le difficoltà nelle quale si dibattono gli enti associati.

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