Mix di natura, storia e cultura per “Monumenti aperti”
SAN TEODORO. Un territorio ricco non solo di bellezze naturalistiche, ma anche di storia e cultura. Anche San Teodoro partecipa a “Monumenti Aperti” la rassegna che si conclude oggi. Saranno otto i...
SAN TEODORO. Un territorio ricco non solo di bellezze naturalistiche, ma anche di storia e cultura. Anche San Teodoro partecipa a “Monumenti Aperti” la rassegna che si conclude oggi. Saranno otto i siti visitabili in questa prima edizione con temi che vanno dall’archeologia all’ambiente montano e lagunare con un percorso alla scoperta delle origini del borgo gallurese e di una comunità profondamente cambiata negli ultimi 50 anni. Si parte dalla chiesa parrocchiale di cui si parla in un antico documento già nel 1647. Ai primi anni ‘30 del secolo scorso, risale invece la costruzione della canonica, che espone sulla facciata lo stemma araldico di papa Pio XI. Gli arredi interni sono invece opera di lavori di ristrutturazione degli anni ’70. Tappa poi in piazza Mediterraneo, dove nei primi anni ‘30 fu inaugurata la casa del fascio. Da vedere il murale “Luigi Castiglioni” diventato punto visivo primario della piccola piazzetta nel 1975. A seguire tappa alla palazzina Fideli-Decandia con tipologia del palazzéddu gallurese che ha ospitato il primo ufficio postale e telegrafico. Imperdibile la tappa al Museo del mare e alla zona di Niuloni e Panzitta, che attorno alla metà dell’800 erano occupate dalla foce del rio San Teodoro. Da visitare il monte e i luoghi dei carbonai nel cantiere forestale di Pitrisconi. Visita anche alla laguna (Sic), prezioso ecosistema di avifauna e specie ittiche. Tappa finale nell’incantevole scenario di Capo Coda Cavallo. (s.s.)