La lettera anonima e il confidente
Nell'autunno 2012, spiega Fabrizio Mustaro si registra la svolta nelle indagini. Un ispettore di polizia, Antonello Cossu, citando un misterioso confidente del quale non fa il nome, spiega che quest’u...
Nell'autunno 2012, spiega Fabrizio Mustaro si registra la svolta nelle indagini. Un ispettore di polizia, Antonello Cossu, citando un misterioso confidente del quale non fa il nome, spiega che quest’ultimo gli aveva fatto i nomi di Rocca, di Pierpaolo Contu, e di altri giovani, come coinvolti nell’omicidio. L’altra svolta la si registra con la lettera anonima arrivata a casa di Graziella Dore e con le rivelazioni del superteste Stefano Lai. Tre tappe accomunate dalle accuse anonime a Rocca, Pierpaolo Contu e altri giovani. L’avvocato Lai, ricordando un’annotazione firmata da Mustaro ha ricordato che lo stesso Mustaro aveva bollato le rivelazioni di Cossu e del confidente come un «depistaggio», come accuse che verosimilmente provenivano «proprio da coloro che hanno organizzato il fatto delittuoso» Per questo aveva chiesto di mettere di sotto intercettazione Cossu. «Lo abbiamo messo sotto intercettazione come tanti» spiega, invece, Mustaro. (v.g.)