La Nuova Sardegna

Nuoro

Disagi in tutta la Baronia: acqua erogata a singhiozzo

di Salvatore Martini

Siniscola, ingenti i costi per l’energia elettrica che il Consorzio attribuisce all’Enas Il Cdb: «La somma che l’Ente deve ancora rimborsare è di 3 milioni di euro»

25 maggio 2014
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SINISCOLA. I tentativi di risolvere la questione sul nascere non sono ancora approdati a niente. Troppo ingenti i costi arretrati per l’energia elettrica che il Consorzio di bonifica rivendica all’Enas, tanto che da domani in tutta la fascia territoriale compresa tra San Teodoro e la Valle del Cedrino, l’acqua della diga di Torpè verrà erogata secondo specifiche turnazioni.

Un bel guaio per migliaia di utenti, che disporranno dell’acqua solo a giorni alterni. Con tutti i problemi che questo comporterà. La comunicazione ufficiale è stata emessa nei giorni scorsi, sollevando un polverone. Il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale è però irremovibile.

La turnazione per l’erogazione dell’acqua è considerata una misura indispensabile per procedere con il contenimento delle spese, al centro di uno scontro tra enti che non si riesce a risolvere. A dover sostenere i costi dell’energia elettrica prodotti dal funzionamento degli impianti idrici, infatti, è l’Ente acque della Sardegna, che da qualche tempo non sta procedendo con il rimborso delle somme «arrivate – si legge nella nota del Cdb – ad oltre 3 milioni di euro».

Una situazione delicatissima, quindi, e tutt’altro che semplice da sbrogliare. Il Consorzio di bonifica ha così deciso di correre ai ripari riducendo le erogazioni dell’acqua in tutto il comprensivo di sua competenza, dalla bassa Gallura alla Baronia. «Le turnazioni riguarderanno anche l’alimentazione dei potabilizzatori dei Comuni di Siniscola, Budoni, San Teodoro e delle loro frazioni – si legge nel comunicato – nonché della relativa fascia costiera. Il ripristino della regolare erogazione idrica – conclude la nota del Consorzio di bonifica – avverrà qualora l’Enas procedesse a rifondere le spese energetiche a suo carico». La possibilità di ricevere l’acqua della diga a giorni alterni ha messo in allarme sindaci ed enti dei paesi coinvolti, che si sono subito affrettati nel cercare di porre rimedio alle imminenti turnazioni, che colpirebbero gravemente i settori strategici dell’economia locale, dall’agricoltura, alla pastorizia, al turismo. «Abbiamo chiesto un incontro con il governatore della Sardegna, Pigliaru, per convocare un tavolo tecnico urgente – afferma il sindaco di Siniscola, Rocco Celentano – ma la Regione non ha fatto ancora niente. Il territorio non può restare senza l’acqua della diga. Questo creerà problemi gravissimi a tutto il distretto. La Regione deve dare risposte immediate alla vertenza. Il territorio rischia la paralisi». A partire da domani, infatti, per migliaia di utenze si prospetta un periodo di tempo indefinito con i rubinetti che funzioneranno a singhiozzo.

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