La Nuova Sardegna

Nuoro

Il ciclone Cleopatra ha portato lutti e devastazioni

Il 18 novembre 2013 la pioggia aveva cominciato a cadere sempre più fitta nella tarda mattinata. Con il passare delle ore, l’intensità della pioggia era aumentata e le strade si erano lentamente...

29 maggio 2014
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Il 18 novembre 2013 la pioggia aveva cominciato a cadere sempre più fitta nella tarda mattinata. Con il passare delle ore, l’intensità della pioggia era aumentata e le strade si erano lentamente trasformate in fiumi che, nei tratti in discesa, assomigliavano agli impetuosi torrenti di montagna. La Protezione civile aveva diramato l’allerta. Un allarme di elevata criticità che però non era stato preso nella giusta considerazione fino a quando la situazione non aveva cominciato a diventare sempre più difficile. Con il passare delle ore, mentre la pioggia continuava a cadere con la stessa fortissima intensità, diventando un ciclone (Cleopatra il nome assegnato dai climatologi) erano cominciate le preoccupazioni. Soprattutto dagli abitanti dei paesi vicini ai corsi d’acqua che in poco tempo erano saliti di livello cominciando a fare paura. L’allarme era cresciuto a dismisura in tutta la Sardegna centro e nord orientale. Richieste d’aiuto sempre più disperate arrivavano ai vigili del fuoco, che non riuscivano a rispondere all’emergenza che si stava trasformando in incubo. Prima era arrivata la notizia della scomparsa di Giovanni Farre di Bitti, trascinato via dalla piena nelle campagne di Onanì e poco dopo la disgrazia di Luca Tanzi.

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