Inchiesta per i falsi ciechi, due dal giudice
NUORO. Secondo l’accusa, percepivano la pensione di invalidità dell’Inps come non vedenti, ma un’inchiesta condotta dai carabinieri due anni fa, grazie a diverse telecamere e pedinamenti, aveva...
NUORO. Secondo l’accusa, percepivano la pensione di invalidità dell’Inps come non vedenti, ma un’inchiesta condotta dai carabinieri due anni fa, grazie a diverse telecamere e pedinamenti, aveva scoperto che alcuni di loro erano tutt’altro che ciechi, ma avevano una vista di tutto rispetto. Visto e considerato che erano stati visti addirittura al volante di un’auto.
Erano sette i falsi ciechi che nel settembre 2012 erano finiti nel registro degli indagati della Procura di Nuoro con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Ma solo due, sinora, sono approdati dal gup del tribunale di Nuoro. Si tratta di Franco Nioi, difeso dall’avvocato Umberto Papandrea, e di Giovanna Corsi, difesa dall’avvocato Michele Mannironi.
Ieri mattina, nell’aula gup, al quarto piano del Palazzo di giustizia, per uno dei due, ovvero Nioi, il pubblico ministero Andrea Schirra e l’avvocato Papandrea, hanno esposto al giudice il risultato del loro accordo sull’applicazione della pena. Accusa e difesa hanno, insomma, concordato su una pena di un anno e quattro mesi per Nioi.
Con la sospensione condizionale. Mentre per Giovanna Corsi, il suo avvocato Michele Mannironi ha chiesto che venisse giudicata con il giudizio abbreviato.
Su entrambe le richieste, sia quella di patteggiamento, sia quella di giudizio abbreviato, il gup deciderà nella prossima udienza, che è stata fissata per il 20 ottobre, dopo la pausa estiva delle udienze. (v.g.)