La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola illuminata da “sos oloneddos”

di Salvatore Martini
Siniscola illuminata da “sos oloneddos”

Antichi riti in onore di San Giovanni si sono rinnovati per la gioia dei numerosi turisti che hanno fatto da spettatori

25 giugno 2014
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SINISCOLA. Molte persone hanno acceso i falò davanti alla porta di casa. In tanti si sono invece ritrovati nelle piazze, riunendosi per vicinati e rioni. Altri ancora hanno colto l’occasione dandosi appuntamento in cortili e giardini.

Ovunque fossero, lunedì i siniscolesi che hanno rinnovato l’antica tradizione di sos oloneddos di San Giovanni Battista lo hanno fatto per irrobustire un legame speciale: quello dell’amicizia e della fratellanza. Cementando il rapporto giurandosi sostegno per tutta la vita, diventando “comari” e “compari” nel nome di San Giovanni Battista attraverso l’enunciazione ad alta voce della relativa formula in sardo e, poi, saltando il fuoco tracciando idealmente il segno della croce.

Un’usanza antichissima, questa, e che ancora oggi, seppure in forma più contenuta rispetto al passato, gode di un certo seguito, grazie a tanti giovani e adulti che la sera del 23 giugno, all’imbrunire, conservano vivi i segni più autentici della tradizione religiosa del territorio. Moltissimi siniscolesi tengono davvero tanto a sos oloneddos di San Giovanni Battista, patrono di Siniscola. I fuochi, solitamente realizzati con “canne” di fave secche e fiori di Santa Maria, e bagnati con l’acqua benedetta, hanno brillato nel tramonto, emozionando la gente del posto e ammaliando i turisti, incuriositi da questa usanza che si rinnova in tanti centri dell’isola.

Nelle strade di Siniscola e delle frazioni marine dove sono stati accesi i piccoli fuochi, molti vacanzieri si sono uniti ai residenti per celebrare questa consuetudine ancestrale, conoscendo un pezzetto in più dell’identità locale. Nelle zone costiere, inoltre, chi ha potuto ha atteso la mezzanotte per bagnarsi i piedi in mare. Davvero una bella serata per chi si è voluto riunire alla luce delle fiammelle accese lungo le vie, che hanno profumato l’aria con gli aromi più autentici della Sardegna. «Quella di sos oloneddos de Santu Juanne è una tradizione semplice e molto sentita – spiegano alcuni anziani di Siniscola – anche se una volta, tanti e tanti anni fa, si fermava l’intero paese per celebrare questa ricorrenza. La sera del 23 giugno, i falò si accendevano in ogni famiglia subito dopo il suono delle campane della chiesa che annunciavano la conclusione della messa vespertina e della novena. Il giuramento di amicizia che viene ripetuto davanti al fuoco è solenne. Si diventa “compari” o “comari” nel senso più profondo, stringendo legami indissolubili».

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