La Nuova Sardegna

Nuoro

Tutti contro l’aumento delle imposte provinciali

di Gianna Zazzara
Tutti contro l’aumento delle imposte provinciali

La Provincia ritocca al rialzo le aliquote sulla Rc auto, sull’Ipt e sulla Tefa Confcommercio e Confesercenti: «Quelle delibere vanno revocate al più presto»

27 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Le imposte? Non è colpa della Provincia se abbiamo dovuto ritoccare al rialzo le imposte sulla RC Auto, quelle di trascrizione sui passaggi di proprietà e, ora, quelle sulla Tefa (il balzello provinciale per la tutela dell’ambiente, ndr). Nel bilancio del 2014 mancano 600 mila euro e questo è l’unico modo per far quadrare i conti». Costantino Tidu, neo presidente della Provincia, non ha dubbi. Quando si tratta di trovare i soldi l’unico modo è rivolgersi ai cittadini. «Si tratta di un piccolo sacrificio. Più che di aumenti si tratta di un semplice adeguamento delle tariffe, necessario per chiudere il bilancio in pareggio. D’altronde, quella di Nuoro era stata l’unica provincia d’Italia a non aver messo mano alle tasse». Almeno finora. Nei mesi scorsi, infatti, è stata incrementata l’aliquota massima dell’imposta sulle assicurazioni Rc auto (ora al 16 per cento, il valore massimo consentito dalla legge). Poi è toccato all’Ipt (l’imposta per acquistare un’auto), la cui aliquota è stata aumentata di oltre il 30 per cento rispetto a quella massima prevista dal Ministero. Infine, con la delibera del 26 maggio scorso, la giunta ha deciso di ritoccare al rialzo anche la Tefa, la tassa provinciale per la tutela dell’ambiente.

«È un accanimento contro le imprese e le famiglie – tuona Gian Luca Deriu, direttore della Confcommercio nuorese –. Quella di Nuoro è una delle province italiane con le tasse più alte. Una follia in un territorio segnato da una grave crisi economica che non accenna a diminuire». Per Deriu la tassa più odiosa è la Tefa, che i cittadini (a loro insaputa) pagano insieme alla Tari, la tariffa comunale sui rifiuti. «La Giunta ha aumentato l’aliquota del 230 per cento. Una bella somma visto che la pagheranno tutti i soggetti costretti a pagare la Tari, vale dire famiglie e imprese. E questo con la scusa di salvaguardare gli equilibri di bilancio e di garantire le attività e i servizi svolti».

«L’aumento delle tariffe da parte della Provincia è stata una sorpresa – dice amareggiato Tonino Mura, vice presidente della Confesercenti–. Francamente non avrei mai pensato alla Provincia come a un ente che potesse contribuire ad incrementare la già insostenibile pressione fiscale, ma purtroppo mi sono dovuto ricredere. Non bastavano le banche, i comuni ed Equitalia. Ora si aggiunge anche la Provincia, è una sorpresa». Per questo i rappresentanti delle associazioni di categoria chiedono a gran voce a Costantino Tidu di annullare al più presto le delibere contestate. «La Provincia è pronta a revocare tutti gli aumenti, ma solo se lo Stato ci restituisce le somme sulla Rc Auto trattenute indebitamente e se la Regione ci trasferisce le somme del fondo unico 2014 – risponde Tidu–. Altrimenti l’alternativa è quella di tagliare i servizi, dal trasporto dei disabili alla manutenzione degli edifici scolastici fino alla manutenzione delle strade». «È la solita storia – replica Tonino Mura–. Non si può pensare di risolvere il problema del bilancio aumentando i prelievi o le addizionali. Ci vuole una politica più coraggiosa in grado di tutelare un territorio che è ormai al collasso».

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative