Tari, quegli avvisi vanno annullati
L’Adiconsum invita l’amministrazione a un nuovo calcolo delle tariffe applicate
NUORO. Ancora polemiche sulla Tari. Dopo la dura presa di posizione di qualche giorno fa, le associazioni di commercianti e artigiani (Adiconsum, Confesercenti, Adoc, Legacoop, Confcommercio, Cna, Confartigianato e Apan) tornano a far sentire la loro voce. E criticano duramente l’amministrazione in carica. «Innanzitutto non è vero che con la Tari le tariffe sarebbero aumentate perché il costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è interamente a carico dei cittadini– si legge in una nota congiunta – Anche le tariffe Tarsu in vigore nel 2011 e nel 2012 coprivano il 99 per cento dei costi. E anche in quegli anni i costi del servizio risultavano gonfiati di spese non attenenti al servizio, così come è stato dimostrato nei ricorsi presentati da diversi cittadini dinanzi alla commissione tributaria provinciale che ha riconosciuto le loro ragioni imponendo la revisione delle somme richieste in cartella».
Le associazioni, poi, contestano il comportamento degli uffici comunali che prima inviano i bollettini nelle case dei contribuenti e poi chiedono loro di verificare che non ci siano errori nel calcolo delle tariffe. «È un paradosso – continua la nota– Non tutti i cittadini sono in grado di interpretare quanto riportato negli avvisi di pagamento. Un’amministrazione seria non può pretendere che i contribuenti diventino i controllori degli errori commessi dagli uffici pubblici. Senza parlare dei giorni di lavoro persi per affrontare file interminabili». L’ultima osservazione riguarda le presunte irregolarità del sistema informatico «che è stato aggiornato inserendo dati sbagliati». Per questo le associazioni chiedono a gran voce all’assessore in carica di ritirare gli avvisi di pagamento, in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato contro la Tares. La sentenza è attesa tra un mese.