La Nuova Sardegna

DORGALI. Area marina protetta di Dorgali, si va avanti. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea popolare indetta dal Comune per informare i cittadini, che per la verità non erano in tanti a presenziare all’incontro. Un’occasione persa per chi era assente, viste le opportunità che si avranno a disposizione una volta perfezionata l’istituzione della Amp. Opportunità ma anche vincoli che l’ingegnere Alessandro Bardi, incaricato dal Comune per redigere lo studio di fattibilità, ha elencato e spiegato minuziosamente. Alla luce del sole in maniera tale che tutti sappiano di cosa si sta trattando. Il prossimo passaggio sarà in consiglio comunale il quale potrebbe decidere di indire un referendum popolare per dire sì o no alla realizzazione dell’Amp.

«Il referendum è un’ipotesi che noi lasciamo aperta in funzione della necessità di sentire la gente e dare a tutti i cittadini l’opportunità di esprimersi in merito – dice il sindaco Angelo Carta –. È una opzione che io metterò all’attenzione del consiglio comunale. Noi finora abbiamo fatto tutto il necessario e dato la possibilità alla popolazione di esprimersi, di partecipare, di conoscere perché sia un progetto condiviso che nasce dal basso». Per il sindaco, la sua amministrazione non potrà essere certo accusata di non essersi impegnata nella divulgazione di tutto ciò che riguarda l’Amp. «Per cui siamo assolutamente sereni sulle cose che stiamo facendo. Sicuri che non stiamo scavalcando nessuno e il fatto che eventualmente si proceda ad un referendum null’altro è che una opportunità in più che viene data alla gente». Quindi nulla cambia, si va avanti senza nessun problema consapevoli che la strada da fare è sicuramente ancora lunga «perché non stiamo parlando di un progetto qualsiasi, ma di uno davvero importante». (n.mugg.)