La Nuova Sardegna

Nuoro

Ritratto di un giovane volontario social

Ritratto di un giovane volontario social

«T’isetto ando torras a bidda pro ti cumbidare in su zilleri e ti haho unu giru in su hovaddu e in sa moto» gli scrive una sua amica sulla bacheca Facebook. Uno dei tanti messaggi social. Social:...

20 novembre 2014
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«T’isetto ando torras a bidda pro ti cumbidare in su zilleri e ti haho unu giru in su hovaddu e in sa moto» gli scrive una sua amica sulla bacheca Facebook. Uno dei tanti messaggi social. Social: proprio come è Simone Puligheddu, 21 anni, di Oliena, ora a Pavia per gli studi universitari, facoltà di Scienze infermieristiche. Un ragazzo come tanti se non fosse un eroe di ordinaria quotidianità. Lui che ha salvato la vita a una ragazza travolta da un auto pirata, Elena Madama (nella foto). Elena è anche il nome della mamma di Simone. Un eroe silenzioso e umile se non fosse per i ringraziamenti che gli arrivano a valanghe dai pavesi. Orgogliosi di questo giovane sardo arrivato da Oliena. Orgoglio prima di tutti del padre Francesco, della mamma e della sorella, Mara, studentessa anche lei, ai primi anni alle scuole superiori di Nuoro, dove anche Simone è stato studente, al liceo scientifico Fermi. È lì probabilmente, nell’istituto di via Veneto, che Simone ha maturato la sua passione per la medicina. Volontario dell’Aso, l’Associazione soccorso olianese, esattamente come il padre, Francesco noto Checco, autista del sodalizio. Il giovane ventenne porta ora in tasca con sé l'obiettivo di una laurea, il sogno di una professione sanitaria, un futuro con il camice bianco, tra reparti e corsie d’ospedale. (ma.s.)

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