La Nuova Sardegna

BORORE. Volto coperto da passamontagna, guanti nelle mani e nessuna telecamera di videosorveglianza che possa aver ripreso l’assalto al market del rapinatore solitario. Si prospettano difficili le indagini per i carabinieri di Borore e della compagnia di Macomer impegnati a risalire al responsabile della rapina messa a segno sabato sera al supermarket Sigma, nel centro del paese. Colpo che ha fruttato intorno ai 6 mila euro.

Il rapinatore, volto coperto e pistola in pugno, è entrato in azione all’ora della chiusura dell’esercizio commerciale, intorno alle 20.15, quando tra gli scaffali non c’erano più clienti e i due giovani commessi del negozio stavano per abbassare la serranda. Il momento giusto per agire indisturbato. Il malvivente è apparso all’improvviso dietro una porta a vetri, da dove i due dipendenti stavano per uscire. Davanti a loro si sono trovati l’uomo armato e mascherato. Con fare deciso, il bandito li ha fatti rientrare nel supermarket. E con la pistola puntata, li ha guidati verso gli uffici. «Apri la cassaforte», ha intimato alla ragazza. Momenti di terrore per i due dipendenti. Che non hanno potuto fare altro che soddisfare le richieste del bandito. Una volta arraffato l’incasso, il rapinatore si è allontanato dopo aver minacciato i due di non dare l’allarme. Così, i commessi hanno atteso qualche minuto prima di telefonare ai carabinieri del paese, che sono arrivati nel negozio poco dopo, insieme agli esperti della Scientifica che hanno eseguito i rilievi. Subito sono scattati i posti di blocco intorno a Borore disposti dal comandante della compagnia di Macomer, Giuseppe Pischedda. Ma fino a tarda notte del bandito non era stata trovata traccia. (t.s.)