Omicidio di Orune, il movente in una zuffa a carnevale
Uno scontro fra giovani orunesi e goceanini durante una festa potrebbe aver segnato la sorte di Gianluca Monni
10 maggio 2015
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ORUNE. L'omicidio di Gianluca Monni è un delitto che arriva da lontano. Sarebbe infatti collegato, secondo gli accertamenti degli investigatori, a una brutta storia di molti mesi fa.
Carnevale. Periodo di festa. Anche a Orune c’è una sala da ballo. Frequentatissima dai ragazzi, non solo del paese. Una sera arriva un gruppo di giovani da Nule e da Burgos. Amici di amici. Festa. Ballano, bevono, scherzano, bevono, ridono, bevono. Tutti insieme.
Bevono tanto, troppo. Fino a quando uno dei ragazzi arrivati dal Goceano non si fa prendere dall’ebbrezza dell’alcol e comincia a importunare alcune ragazze. Gli amici lo bloccano, ma lui insiste. Anzi diventa sempre più invadente. Qualche ragazzo di Orune interviene per tranquillizzarlo, ma l’alcol ha ormai preso il sopravvento.
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Il giovane non ragiona più, risponde a muso duro agli inviti alla calma. I ragazzi di Orune lo accerchiano per portarlo fuori dal locale, ma all’improvviso alle loro spalle si presenta uno degli amici del giovane ubriaco con una pistola in pugno. E la punta in faccia a un ragazzo di Orune.
Qualcuno dice che quel ragazzo minacciato fosse proprio Gianluca Monni, il 19enne studente ucciso con tre fucilate la mattina di venerdì 8 a pochi passi da casa, mentre aspettava l'autobus per andare a scuola.
Quella sera a carnevale la discussione ormai degenerata sta per trasformarsi in tragedia: alle spalle del ragazzo armato arriva un orunese che con coraggio lo disarma. Parte la zuffa. Bloccata immediatamente dai più grandi presenti nella sala.
Ma la lite si sposta solo di qualche metro: nel piazzale davanti al locale da ballo. Gli ospiti arrivati dal Goceano tentato una reazione violenta, ma sono costretti alla fuga, inseguiti dagli ex amici infuriati. Sarebbe collegata a questo episodio l’esecuzione di Gianluca Monni.
