La Nuova Sardegna

Nuoro

IL DELITTO DI ORUNE

Omicidio Monni, spunta la pista del killer su commissione

Pierluigi Piredda
Gli inquirenti sul luogo dell'omicidio Monni a Orune
Gli inquirenti sul luogo dell'omicidio Monni a Orune

Mentre resta ancora avvolta nel mistero la scomparsa del giovane Stefano Masala

15 maggio 2015
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NUORO. Una settimana di indagini serrate. Una settimana di interrogatori. Una settimana in cui le notizie si sono rincorse drammaticamente. Un ragazzo di 19 anni assassinato a fucilate nella via principale di Orune (tutti gli articoli). Un giovane di 25 anni di Nule scomparso misteriosamente. Due giovani vite collegate da un’auto: un’Opel corsa grigia metallizzata. L’auto utilizzata dai killer per giustiziare Gianluca Monni in viale Repubblica. La stessa auto ridotta a un mucchietto di lamiere fumanti trovata nelle campagne di Pattada e di proprietà del padre di Stefano Masala, il venticinquenne che la sera precedente l’aveva utilizzata per andare a un appuntamento con amici. Le ipotesi. Una settimana di indagini serrate da parte dei carabinieri che fin dal primo momento hanno imboccato una pista precisa: una zuffa tra due gruppi di giovani di Orune e Nule e Burgos.

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E dopo aver passato ai raggi X ogni elemento raccolto in questi giorni, ora si sta facendo largo anche un’altra inquietante ipotesi: che ad entrare in azione a Orune siano stati assassini prezzolati. Killer professionisti in missione di morte. Partiti da un paese del Goceano con un obiettivo preciso: uccidere Gianluca Monni. Personaggi al di sopra di ogni sospetto che, per qualche tempo, sono riusciti a muoversi nelle prime ore del mattino a Orune senza dare nell’occhio. Per giorni avrebbero seguito i movimenti dello studente diciannovenne. Probabilmente persone diverse e con auto sempre diverse. Appostamenti fatti con discrezione, controlli fatti probabilmente tra una birra e l’altra dal bancone di un bar dal quale si potesse vedere quel che accadeva in quel tratto di strada.

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