Ex Legler, nuova protesta per gli arretrati
Il portavoce: «L’ultimo pagamento della mobilità in deroga risale al dicembre dell’anno scorso»
SINISCOLA. In attesa di un nuovo incontro, previsto per la fine del mese tra l'assessorato del Lavoro, sindacati, Inps e associazioni di categoria, regna l'incertezza per 15 dipendenti del polo tessile ex Legler che in base alla legge 127/2006 rientrano nel programa di reimpiego riservato agli ultracinquantenni. Tre di loro sono tutt'ora reimpiegati a Siniscola, due alle dipendenze dell'ente comunale e uno alla Asl . In base ad un accordo siglato a novembre del 2009 per gli ex operai, che hanno perso involontariamente il lavoro in età al di sopra della soglia dei cinquant'anni, è previsto un sostegno di mobilità in deroga che risulta in scadenza al 31 di agosto, che va a sommarsi ad un ulteriore sostegno elargito dall'Agenzia regionale. «L'ultimo pagamento della mobilità è stato quello del dicembre 2014». Ne solleva la questione Giovanni Meloni, portavoce dei tre reimpiegati nel territorio di Siniscola, che chiede chiarimenti in merito ai pagamenti non ancora pervenuti.
«Speriamo che il prossimo incontro in Regione- dice Meloni- possa portarci buone notizie, visto che al momento percepiamo solamente le 630 euro dell'agenzia regionale al supporto del reimpiego lavorativo. Crediamo che ognuno debba fare la propria parte, compresi i sindacati e le istituzioni locali, perchè di noi non devono averne memoria solo in prossimità delle tornate elettorali».
La riforma del lavoro varata dal governo Renzi, eliminerà del tutto la mobilità in deroga che verrà sostituita a partire dal 2017 da una nuova indennità di disoccupazione (NASPI), che a sua volta va a sostituire l'ASPI prevista a suo tempo dalla riforma Fornero. L'intento delle istituzioni regionali, così come aveva dichiarato l'assessore Virginia Mura, alla conclusione dell'incontro dell'agosto dello scorso anno, è quello di riuscire ad accompagnare gli operai ultracinquantenni sino alla soglia pensionistica.
«Ci sentiamo abbandonati al nostro destino- conclude Meloni, che attualmente presta servizio al cimitero di Siniscola- visto che da ben sette mesi non arrivano i pagamenti di ciò che sulla carta ci spetta. Vogliamo almeno capire quali sono le cause di questo ritardo, in attesa del prossimo accordo che andrà a sostituire quello in scadenza”. L'incontro, attorno al quale ruotano le aspettative degli operai, era stato previsto per il 22 luglio, poi fatto slittare a giovedì 30.