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Pianeta scuola, è caos in tutto il Mandrolisai

ATZARA. L’inizio dell’anno scolastico è ormai alle porte e per i piccoli comuni del centro Sardegna non mancano le preoccupazioni. Qualche problema si ha sotto il profilo dei numeri a Teti, Tiana,...

02 settembre 2015
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ATZARA. L’inizio dell’anno scolastico è ormai alle porte e per i piccoli comuni del centro Sardegna non mancano le preoccupazioni. Qualche problema si ha sotto il profilo dei numeri a Teti, Tiana, Austis, Belvì e Gadoni nella parte barbaricina, Atzara e Ortueri per il Mandrolisai.

Sorgono e Meana Sardo sono a posto con i numeri anche se qualche problema lo si ha con le scuole elementari. Problemi nelle superiori di Desulo e Tonara, mentre le scuole polo del territorio sono rimaste il ragionieri di Aritzo e il liceo scientifico di Sorgono. Una mappa i cui contorni si vanno definendo anche perchè, dopo le ultime novità dalla Regione, non si comprende come dovranno spostarsi gli studenti dei poli scolastici soppressi. Come accade a Belvì, dove il Comune provvederà con risorse proprie ad assicurare ai bimbi la trasferta ad Aritzo. Questo perchè i bus regionali non saranno pronti prima di gennaio. E quattro mesi di trasporto saranno totalmente a carico del magro bilancio dell’amministrazione guidata da Sebastiano Casula.

A Tiana il comune, guidato da Francesco Zucca ha completato il plesso scolastico. Quindi i bimbi iscritti alle elementari faranno le scuole in paese. Per le medie andranno a Teti, anche se il primo cittadino valuta la questione dei trasporti.

Anche ad Atzara si valuta la situazione. «Stiamo attendendo novità dalle scuole – dice il primo cittadino – anche se non dovremo patire particolari difficoltà. Il problema rimane generale. Manifestiamo piena solidarietà a quei comuni e quei territori che sono vittime di una politica regionale brillante nel tagliare e predisporre riduzioni di servizi». Corona attacca il metodo adottato.

«Calcolare tutto in maniera ragionieristica è errato – aggiunge – e le conseguenze le pagano i cittadini. Una incapacità che proiettata nel settore dell'istruzione diventa negazione del diritto allo studio per i giovani, che invece di essere sostenuti e protetti vengono abbandonati al loro destino». A Desulo è viva la preoccupazione del sindaco per la sorte dell'istituto professionale alberghiero, scuola dalla grande dotazione tecnologica ma con penuria di iscritti. «Aspettavamo segni concreti dall’ex provincia per il convitto – dice Littarru – ma non sono arrivati. Ed è un peccato. Quanto ad elementari e medie abbiamo tutti i numeri richiesti. Ma occorre essere solidali con chi è in difficoltà».

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