Lavoratori precari, appello al sindaco Soddu
Fronteddu (Fp-Cgil): «Dopo le promesse, ora passi ai fatti. È necessario uno specifico incontro»
NUORO. Appello al sindaco Andrea Soddu per garantire un futuro ai precari del Comune. A scrivere una lettera aperta all’indirizzo del primo cittadino è Sandro Fronteddu, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil nuorese. «Abbiamo guardato con interesse, l’approccio con cui vi siete presentati ai lavoratori dell’ente all’indomani del vostro insediamento, ed apprezzato le parole spese – sottolinea il sindacalista –, perché convinti che quello fosse il modo giusto per tentare ricostruire il logoro rapporto tra chi è chiamato ad amministrare ed il corpo del personale che deve dare gambe all’azione amministrativa. Soprattutto per questo, ci siamo volutamente astenuti da qualunque azione (fosse anche di semplice richiesta di incontro per conoscere i nuovi interlocutori), per lasciare campo libero alle Rsu. Intendevamo in tal modo, favorire la ricomposizione di un rapporto saldo tra i lavoratori, attraverso l’organo collegiale che hanno eletto pochi mesi fa (la Rsu appunto) e il nuovo esecutivo chiamato a governare l’Ente. Ci saremo attesi che con un forte tratto di discontinuità rispetto al recente passato si passasse speditamente dalle parole ai fatti praticando quanto enunciato. Invece, già dalle prime battute, con l’incontro sui precari, occasione in cui la Rsu non è stata neanche presa in considerazione, abbiamo avuto modo di osservare una qualche continuità con un passato che pensavamo si potesse considerare buttato alle spalle».
«Un brutto segnale che, per il credito di fiducia accordatovi dai lavoratori e dalle Rsu, non abbiamo contestato auspicando che si trattasse solo di un episodio isolato» dice ancora Sandro Fronteddu. Che ricorda anche le delusioni a seguire. «Non le nascondiamo l’amarezza, e la delusione, per questo modo di agire e la situazione che sta determinando il forte tratto di discontinuità che ci saremo attesi non è arrivato ed anzi ci pare che oggi come in passato le relazionali risultano penalizzate dall’eccessivo valore si attribuisce all’annuncio, al trascorrere del tempo, ma non alla concretezza. Non vi è stato il benché minimo tentativo di comprendere le ragioni le ansie i disagi e le difficoltà che vivono i lavoratori dell’ente e come in passato non vi è traccia di rispetto nei loro confronti e di chi li rappresenta, solo ed esclusivamente il solito ritornello non disturbare “stiamo lavorando per voi” che va così ad azzerare il credito di fiducia che vi era stato accordato». «Per queste ragioni ci rivolgiamo direttamente a lei, egregio signor sindaco, per chiederle di dare corso a quanto affermato all’atto del suo insediamento, convocando uno specifico incontro che porti alla strutturazione di un normale e rispettoso rapporto tra le parti».