“Autunno in Barbagia”, tappa nel borgo di Lollove
Tradizione e folclore faranno rivivere oggi e domani l’antico villaggio dei pastori Primo bilancio delle Cortes positivo. Cicalò: «Numeri record di visitatori»
NUORO. Un viaggio nel passato tra case diroccate, muretti a secco, viottoli e scorci intrisi di storia e identità. Anche quest’anno Lollove si apre ai visitatori mostrandosi in tutta la sua originalità. Nuovo evento di “Autunno in Barbagia”, che celebra così la 17esima tappa del circuito che racchiude 28 comuni. Un’edizione, quella di quest’anno, che sta regalando finora presenze record, superiori rispetto a quelle registrare l’anno scorso. Un risultato che, seppur ancora provvisorio, fa sorridere gli organizzatori della kermesse autunnale, Camera di Commercio e Aspen, oltre che le amministrazioni comunali, le vere protagoniste della manifestazione, insieme agli operatori locali. «Autunno in Barbagia procede molto bene», commenta il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò. Che ha raccolto i bilanci positivi dei sindaci dei paesi dove si sono svolte finora le Cortes, quindici tappe brulicanti di visitatori, con un alto numero di stranieri, complice anche il clima favorevole che finora ha accompagnato i fine settimana. «Sono state registrate presenze record, in aumento rispetto all’edizione passata», dice Cicalò. Un’ennesima conferma che «Autunno in Barbagia funziona», sottolinea il presidente. E funziona anche perché è ormai diventato un appuntamento fisso per i visitatori sardi, per quelli che arrivano oltremare e per gli stranieri. «Chi viene in Sardegna in autunno sa dove andare e cosa trovare», aggiunge. Sottolineando che proprio questo era l’obiettivo di Cortes Apertas: promuovere i paesi dell’interno nella stagione di spalla, creando un appuntamento fisso. «Un evento stabile, consolidato e riconosciuto», rimarca il presidente della Camera di Commercio. L’anno scorso il bilancio aveva registrato numeri eccezionali: 400mila presenze con il coinvolgimento di 1500 imprese e un volume di affari di oltre 7 milioni di euro. Cifre che gli organizzatori puntano a replicare in questa 15esima edizione che coinvolge 1700 operatori economici, con un indotto stimato in circa 8 milioni di vendite dirette. Linfa vitale per i 28 paesi che aderiscono all’iniziativa. Ma l’edizione di quest’anno sta facendo parlare di sè anche per le ferree regole in materia igienico-sanitaria previste per gli operatori economici partecipanti. Oltre 150 chili di carne sono stati sequestrati sabato scorso dai carabinieri del Nas di Sassari e dai militari della caserma di Belvì durante un blitz nel bel mezzo della Sagra delle castagne ad Aritzo. Carne, suina, ovina e caprina senza la bollatura sanitaria necessaria per riscontrarne la tracciabilità e per essere regolarmente somministrata e venduta. I militari hanno inoltre riscontrato diverse altre violazioni in materia di commercio. «I comuni conoscono i nostri disciplinari, sono al corrente di queste regole, purtroppo c’è ancora qualcuno che non le rispetta – dice Cicalò – Ma la sollecitazione che ho avuto da tutti gli amministratori è di proseguire su questa linea. L’Asl ha fatto insieme alla Camera di Commercio e ai comuni l’attività preventiva, tutti sapevano quindi che ci sarebbero state le verifiche. E comunque il servizio veterinario dell’Asl è sempre a disposizione per eventuali controlli preventivi. Un conto è quando si evade il fisco e un conto è vendere carne non certificata: c’è la peste suina, la trichinellosi. Stiamo facendo uno sforzo immane per fare di “Autunno in Barbagia” un evento di qualità, non possiamo permettere che qualche irresponsabile la rovini».