La Nuova Sardegna

Nuoro

Intesa Regione-cacciatori Nuove regole per il 2016

di Nino Muggianu

Una delegazione del movimento nato a Pratobello ha incontrato De Martini Il capo del progetto per l’eradicazione della peste suina valuterà le proposte

18 dicembre 2015
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ORGOSOLO. Toni distensivi e spazio al dialogo tra il capo regionale del progetto per l’eradicazione della peste suina africana e la delegazione di cacciatori di Orgosolo, Talana e Urzulei. Dopo l’astensione dalla caccia al cinghiale per due domeniche e la clamorosa protesta di Pratobello, mercoledì a Cagliari si è tenuto un incontro che ha riavvicinato le parti. Per questa stagione di caccia tutto resterà come previsto ma per il prossimo anno si potranno trovare soluzioni comuni che accontentino tutti.

La delegazione dei cacciatori di Orgosolo e di alcuni paesi dell’Ogliastra (Urzulei e Talana) è stata accolta e ascoltata dal direttore generale della presidenza della Regione e capo progetto per l’eradicazione della peste suina africana. Alessandro De Martini. Presenti alla riunione Nicola Sanna, presidente dell’autogestita Fundales, il sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda, il presidente regionale di Caccia pesca ambiente Marco Efisio Pisanu, l’esperto di Psa Pasquale Cossu e una delegazione di cacciatori di Orgosolo, Urzulei e Talana. «Si sta dando troppa importanza al cinghiale – ha detto in riunione Pasquale Cossu, veterinario in pensione da qualche anno, socio dell’Autogestita Fundales – Il cinghiale è una sentinella che marca la presenza della malattia, ma difficilmente la diffonde». «L’incontro in Regione è stato costruttivo – conferma Nicola Sanna – abbiamo esposto la nostra linea sottolineando i dubbi e le contraddizioni contenute nel provvedimento emanato, proponendo modifiche per la stagione venatoria 2016/2017».

La delegazione ha chiesto ai responsabili regionali che il referente sia un veterinario della Asl, garantendo in questo modo anche una maggiore veridicità dei risultati ottenuti. È stato inoltre chiesto di poter indennizzare le compagnie qualora il capo abbattuto risultasse positivo e venisse sequestrato.

«Un’altra proposta dei componenti del tavolo – conclude Sanna – è eliminare la tassa regionale per tutte le squadre censite e un finanziamento da destinare ai comuni interessati al problema, sopperendo in questo modo a tutte le spese necessarie evitando di intaccare il bilancio comunale o che le stesse siano a diretto carico del cacciatore».

Soddisfatto, secondo la delegazione dei cacciatori, anche il responsabile del progetto Alessandro Demartini, che ha apprezzato le osservazioni portate al tavolo di confronto. «Come unità di progetto – ha detto Demartini – valuteremo come venire incontro a queste richieste, che saranno al più presto portate all’attenzione della giunta e del consiglio regionale».

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