La Nuova Sardegna

Nuoro

L’alunno trasferito in un’altra scuola

di Stefania Vatieri

Risolto il problema dello scolaretto rimasto solo in classe Da “Furreddu” al “Calamida”. La soddisfazione dei genitori

05 marzo 2016
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NUORO. La notizia arriva inaspettata. «Dopo una notte insonne e travagliata e per amore nei confronti di un bambino messo in mezzo a una vicenda che stava assumendo i contorni di una rivolta, ho deciso di accogliere l’alunno “reduce“ della 3ª C di “Furreddu” nella terza elementare del “Calamida” così come richiesto dai suoi genitori». La decisione di Maria Antonietta Corrias, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo 2, del quale fanno parte le due scuole, è arrivata nel mezzo di un feroce confronto che sembra non volersi placare. Da una parte la preside di “Furreddu”, che a metà febbraio si è ritrovata con una classe interamente svuotata e con un solo bambino rimasto a seguire le lezioni. Dall’altra parte, l’avvocato Elvira Evangelista che tutela i genitori del bambino rimasto solo e che vogliono il trasferimento, più volte negato per motivi logistici dalla dirigenza scolastica (che è la stessa di “Furreddu”), solo e soltanto al “Calamida”.

Ieri mattina, la svolta. Racchiusa in poco più di sei righe: «In riferimento alla vostra richiesta inoltrata il 3 marzo 2016, constatate tutte le opportunità, constatato lo stato psicologico del bambino come descritto da voi, constatato il vostro rifiuto a trovare un’alternativa per la collocazione del minore, nonostante le condizioni logistiche della scuola non risultino ottimali per la mancanza di spazio fisico collegato ai motivi di sicurezza – è scritto nella comunicazione inviata ai genitori –. Dopo aver condiviso con i docenti di classe l’opportunità di soddisfare la richiesta del bambino, la scuola si rende disponibile all’accoglienza del minore a partire dalla data del 10 marzo e cioè dopo aver predisposto i necessari spostamenti di classe legati ai problemi di sicurezza». Fin qui la nota.

«Tra sei giorni il bambino, che già tanto ha sofferto a causa di una presa di posizione che non concepisco, potrà ricominciare il suo percorso scolastico in una classe del “Calamida“ in compagnia di altri quattro suoi ex compagnetti di Furreddu – ha spiegato con l’amaro in bocca la preside Corrias –. La scelta, dettata solo ed esclusivamente dall’amore nei confronti del mio alunno ha portato come conseguenza il trasferimento della classe del “Calamida“ in un’aula più ampia al primo piano dell'istituto. Scelta dettata dal fatto che nella classe attuale non sarebbe stato possibile accogliere in sicurezza 24 bambini».

La comunicazione inviata dalla preside è stata accolta con una grande festa da parte di tutti, ma soprattutto con un gran sorriso e qualche lacrima di gioia dai genitori e dal bambino che ha visto realizzato il suo sogno. «Siamo felicissimi – ha sottolineato l’avvocato commenta Elvira Evangelista –. La dirigente scolastica ha dimostrato grande sensibilità nei confronti del piccolo alunno, un fatto che abbiamo apprezzato davvero tanto – ha concluso a nome dei familiari dell’alunno –. Non c'è nessuna vittoria, quel che resta è solo la grande gioia di un bambino di appena otto anni».

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