La Nuova Sardegna

Nuoro

la presentazione

Il progetto Comunità ospitale muove i primi passi a Bitti

di Bernardo Asproni
Il progetto Comunità ospitale muove i primi passi a Bitti

BITTI. Di fronte a una platea di rappresentanti delle associazioni, delle strutture ricettive e produttori, l’assessore Ivana Bandinu, il tutor dell’ospite Bai Bitti Giovanni Carru e la delegazione...

11 marzo 2016
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BITTI. Di fronte a una platea di rappresentanti delle associazioni, delle strutture ricettive e produttori, l’assessore Ivana Bandinu, il tutor dell’ospite Bai Bitti Giovanni Carru e la delegazione di Borghi autentici d’Italia, hanno presentato il progetto Comunità ospitale. I relatori, incalzati dalle domande dei convenuti, hanno spaziato sugli usi del piano, che si basa sui finanziamenti regionali, gli obiettivi e le azioni da portare avanti in una ottica della identità da valorizzare, passando attraverso la rete dei comuni in un percorso di attualità da incrementare la qualità della vita. È all’interno della rete tecnica che seguono programmazione, progettazione territoriale e progetti sperimentali.

Il progetto, nella sua globalità, mira alla promozione dei piccoli borghi quali destinazioni turistiche. Prevale il saper fare e la quotidianità di una comunità diventano parte dell’offerta turistica. In questo contesto la Comunità ospitale punta su uno stile di vita sostenibile e i visitatori vengono accolti non come semplici turisti ma come cittadini temporanei. In questo contesto si è parlato del progetto Sardegna autentica che «amplia e rende unica l’esperienza dei borghi autentici sardi» e valorizza le eccellenze artigianali e enogastronomiche tramite il portale e-commerce già inaugurato.Nella contrattazione rientrano gli hobbisti: non è necessaria partita Iva, ma una certificazione di ingresso. Per aderire vige un codice etico. «La bellezza di questo è che il marketing è gestito dai Borghi autentici» si è detto. L’obiettivo è: «I paesi dimenticati, che hanno tanto da offrire, possono diventare prodotto. I produttori diventano protagonisti». È necessario fare sinergia fra operatori, allorché si sta creando una rete locale, regionale e collegata a livello nazionale. Il progetto della Comunità ospitale mira a creare un cartellone unico dell’ospite per coordinare gli eventi. Il fine della programmazione coordinata è che ci sia una condivisione.

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