Amianto, nuovo blitz dei carabinieri
I militari e il corpo forestale sequestrano in Provincia la documentazione delle bonifiche effettuate negli ultimi anni
NUORO. Blitz dei carabinieri e del corpo forestale in Provincia e al Comune di Ottana nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica sull’amianto e sui veleni all’interno dell’area industriale. Gli investigatori hanno acquisito e sequestrato fascicoli e documenti delle aree della zona industriale da cui emergono, da una prima lettura, anomalie nei campionamenti effettuati nel tempo per valutare lo stato di inquinamento di vari siti, compreso il depuratore consortile Tas. L’inchiesta punta a stabilire le responsabilità e individuare i soggetti obbligati e intervenire per scongiurare pericoli e danni ambientali e per la salute pubblica.
I documenti acquisiti includono i piani di caratterizzazione dell’area industriale – dove negli anni si sono alternate diverse attività produttive – che contengono dati necessari a stabilire le zone da bonificare a seconda dei gradi d’inquinamento. Gli inquirenti cercano di accertare, inoltre, se in questi anni siano stati effettuati i controlli previsti dalla normativa per verificare lo stato d’inquinamento delle falde acquifere e del suolo nell’area industriale.
Il blitz delle forze dell’ordine avviene all’indomani della diffusione di un filmato nel quale sono assemblati spezzoni di riprese effettuate in un periodo che va dall’agosto al dicembre 2010. Il video amatoriale, consegnato alla Nuova Sardegna e all’Aiea regionale (associazione esposti amianto), testimonia che l’amianto a Ottana c’era ancora sino a pochi anni fa, addirittura sino al 2010 e al 2011, a quasi vent’anni dalla normativa nazionale che lo mise al bando. Nel documento si vedono numerosi sacchi contenenti amianto (una quarantina, di circa un metro cubo ciascuno) e la demolizione di un reparto dello stabilimento, l’At02 Montefibre, dal quale presumibilmente erano stati estratti i materiali contenenti la fibra. Le pareti dell’edificio vengono trascinate con una benna per mezzo di un cavo e si abbattono al suolo provocando una nuvola di polvere. Il filmato è stato consegnato alla Nuova Sardegna dai familiari di un lavoratore di Ottana morto nel 2011 per adenocarcinoma polmonare all’età di 64 anni.
È probabile che il nuovo blitz dei carabinieri, che hanno già posto sotto sequestro numerose aree degli impianti ex Enichem e Montefibre nella zona industriale di Ottana, vogliano capire se i lavori di bonifica mostrati nel video siano stati regolarmente autorizzati. Al servizio Spresal dell’Asl, infatti, risultano solo due piani di lavoro per la bonifica di piccole porzioni di terreno sulle quali si era depositata una piccola quantità di amianto. Piani di lavoro che sembrano in contrasto con la mole e il numero dei sacchi visibili nel fimato. Così come alla stesso servizio di prevenzione dell’Asl non sarebbe stata data comunicazione della demolizione dell’impianto At02. (p.me.)