La Nuova Sardegna

Nuoro

Un bando per gestire “Le Ginestre”

di Sergio Secci
Un bando per gestire “Le Ginestre”

Siniscola, la minoranza chiede la risoluzione del contratto con la società assegnataria del camping

15 marzo 2016
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SINISCOLA. «Auspichiamo che la gestione del camping comunale di “Le Ginestre” venga messo a bando entro la primavera». A chiederlo, è il movimento politico Zente Nova che torna sulla vicenda del camping in stato di abbandono ubicato nella pineta di Mandras.

«Si tratta di un bene produttivo rilevante che, al par di altri, appartiene al territorio e può restituire una boccata d’ossigeno a qualche decina di famiglie e disoccupati oltre ad offrire un servizio turistico ricettivo molto importante per l'indotto – si legge in un documento siglato da Antonio Satta – Diversi mesi fa, abbiamo costretto la giunta ad attivarsi riguardo ad una mancanza sulla gestione del campeggio comunale. Più di un anno fa abbiamo presentato una diffida ad adempiere affinchè l’amministrazione si attivasse per la risoluzione del contratto con la società assegnataria del campeggio in quanto questa non aveva rispettato i contenuti e gli impegni presi alla base dell’atto di transazione che aveva concluso una vertenza di vent’anni».

«L’atto – spiega la nota – dava all’assegnatario a titolo gratuito il campeggio fino al 2020 impegnando lo stesso, a realizzare entro un anno dalla sottoscrizione lavori per quasi 400mila euro atti alla realizzazione di bagni, docce e recinzione su tutto il perimetro della concessione. Entro il 2014, doveva poi essere effettuato un intervento mirato a realizzare una quota degli impianti previsti in progetto per altri 120mila euro». Per poter fruire gratuitamente del campeggio, l’accordo prevedeva investimenti da parte della società assegnataria di oltre 550 mila euro in due anni. «Il tempo è trascorso e abbondantemente scaduto – prosegue Satta – I lavori non sono stati eseguiti è c’è quindi la risoluzione automatica di diritto del rapporto di concessione. Abbiamo chiesto conto all’amministrazione dell’operato ed è risultato che non è stato eseguito alcun lavoro così come da contratto. La giunta ha chiesto di lasciare quindi libero il campeggio, ma ciò è rimasto lettera morta. Recentemente, siamo venuti a scoprire che la giunta intende incaricare un avvocato per riaprire una causa finalizzata al recupero del campeggio. Dopo 20 anni di Tribunale, si arriva finalmente alla conclusione della vicenda e ciò che pensa di fare il sindaco è aprire un'altra vertenza legale. Per noi – conclude la nota – si deve invece rendere esecutivo l’atto di transazione, intimare lo sgombero e lasciare che invece sia la controparte a fare eventualmente causa».

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