La Nuova Sardegna

Nuoro

Gavoi, i segreti della cucina locale “Ricette di Sardegna”

di Giovanni Maria Sedda

GAVOI. “Ricette di Sardegna” è il titolo principale del libro edito da Slow Food, finito di stampare nel mese di febbraio scorso e che è già presente nelle migliori librerie ma anche nei negozi on...

24 aprile 2016
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GAVOI. “Ricette di Sardegna” è il titolo principale del libro edito da Slow Food, finito di stampare nel mese di febbraio scorso e che è già presente nelle migliori librerie ma anche nei negozi on line.

Nel frontespizio della copertina appare anche la scritta “La cucina con Slow Food” perché il libro parla anche dei principali prodotti dell'isola che vengono offerti nelle cucine, appunto, quali: lo zafferano di San Gavino Monreale, la Pompia, un agrume con grandi frutti che cresce nell'area costiera della Baronia, ma, soprattutto a Siniscola, il formaggio Fiore Sardo dei pastori, prodotto soprattutto a Gavoi, ma anche a Ollolai, Ovodda, Lodine, Fonni e Orgosolo e Su Casizolu, prodotto principalmente nel Montiferru.

Sono tanti i libri che descrivono la cucina tradizionale della Sardegna, ma il nuovo della Slow Food “Ricette di Sardegna” ha tanto di gavoese: dalle ricette della cucina tradizionale alle persone che hanno contribuito alla realizzazione. Il libro espone ed illustra con delle bellissime foto una intera serie di ricette di piatti tradizionali della Sardegna.

La prefazione è firmata da due gavoesi, Antonio Marchi, impegnato: in politica quale dirigente regionale del Psd’Az e in cultura essendo uno dei fondatori di Isola delle Storie che organizza il Festival letterario della Sardegna; e la figlia Michela, responsabile dell’informazione in Slow Food, che presentano il libro con una introduzione storico culturale e culinaria non comune, che mette in evidenza le profonde conoscenze e tradizioni della nostra isola.

Leggendola ci si rende conto delle variegate usanze e tipologie di prodotti che vengono utilizzati per la preparazione di piatti, che grazie alla riscoperta di alcuni prodotti agroalimentari, stanno “ri-apparendo” nelle nostre cucine, ma anche (questo è l’aspetto interessante dal punto di vista economico) nelle cucine dei ristoranti, osterie e agriturismo della Sardegna.

Fondamentale per la stesura del libro di ricette è stato il contributo del rinomato ristorante Santa Rughe di Gavoi, così come il contributo fornito alla preparazione ed esposizione dei piatti di Franco Podda e Marinella Pinna, proprietari e gestori della apprezzata struttura ricettiva proprio di Santa Rughe.

Un libro da leggere, quindi, nell'isola, ma soprattutto in Barbagia, dato che la prefazione dei gavoesi Antonio e Michela Marchi è preceduta da una poesia di Grazia Deledda il cui ultimo verso è: «noi siamo sardi».

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