La Nuova Sardegna

Nuoro

Lesioni alla moglie, condanna per l’ex prefetto di Nuoro

di Valeria Gianoglio
Vincenzo D'Antuono, ex prefetto di Nuoro
Vincenzo D'Antuono, ex prefetto di Nuoro

La Cassazione conferma la sentenza d’appello per Vincenzo D’Antuono ma la pena viene ridotta a una sanzione pecuniaria

24 aprile 2016
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NUORO. Resta la condanna e il reato contestato, ovvero le lesioni aggravate dal fatto che la vittima fosse una stretta congiunta come la moglie, ma la Cassazione ridetermina la pena e la fa diventare definitiva: non più sei mesi con il beneficio della sospensione condizionale, ma una sanzione pecuniaria perché il reato viene considerato di competenza del giudice di pace, e non, come è stato giudicato nei primi due gradi di giudizio, del tribunale.

Si chiude così, a sette anni dai fatti che avevano creato grande scalpore a Nuoro e non solo, visto che la persona sotto accusa era l’allora prefetto, il processo a Vincenzo D’Antuono.

Sessantasei anni, originario di Castellamare di Stabia, prefetto di Nuoro dal febbraio del 2008 al gennaio 2009, e di Pescara dal maggio 2010 sino all’ottobre 2015 quando è andato in pensione, D’Antuono va via da Nuoro poco tempo dopo lo scandalo che lo aveva travolto quando l’allora moglie, Elena Pricca, lo aveva denunciato accusandolo di averla picchiata.

Una storiaccia dalla quale, tuttavia, l’ex prefetto di Nuoro sin dall’inizio si era sempre difeso con forza sostenendo che fossero tutte fandonie e che i certificati medici che la consorte aveva allegato alla querela non provassero proprio niente perché, a suo dire, sarebbero stati frutto di medici compiacenti.

Correva il mese di dicembre del 2009 quando la situazione, in prefettura a Nuoro, era precipitata. Dal palazzo di via Deffenu nel periodo delle feste di Natale, l’allora moglie del prefetto Elena Pricca fa le valigie e se ne torna alla natìa Pavia. AlLe cose si fanno più chiare quando nel capoluogo barbaricino giunge notizia che la signora Pricca ha denunciato il marito per lesioni e maltrattamenti. E in prefettura scoppia lo scandalo. «Mi ha aggredito – racconta la donna, allegando anche una perizia medica e alcuni certificati medici – è geloso e mi impedisce di uscire». «Tutte accuse prive di fondamento», ripete, invece, l’ex prefetto. La giustizia, tuttavia, già dal primo grado, dà ragione alla consorte. Nel gennaio 2013, infatti, il gup del tribunale di Nuoro condanna Vincenzo D’Antuono a sei mesi per l’accusa di lesioni nei confronti della ex moglie, e lo condanna anche al pagamento di una provvisionale di cinquemila euro, così come aveva sollecitato l’avvocato Gianluigi Mastio, il legale della moglie. Anche in secondo grado, la giustizia dà torto a D’Antuono confermando la sentenza di primo grado. In queste ore, infine, arriva la sentenza definitiva: la Cassazione conferma la condanna per il reato di lesioni, ma ridetermina la pena in una sanzione pecuniaria.

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