La Nuova Sardegna

Nuoro

Omaggio a Piero Borrotzu «Un modello per i giovani»

Omaggio a Piero Borrotzu «Un modello per i giovani»

Orani ricorda il tenente che offrì la sua vita per salvare un intero paese ligure Cerimonia in piazza Santa Croce. «Un eroe sempre vivo nella memoria collettiva»

26 aprile 2016
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NUORO. «A tutto ci si abitua, meno che alla servitù». Le parole di Pietro Borrotzu pronunciate nel cuore della Seconda guerra mondiale, risuonano come un monito nella piazza di santa Croce nel cuore del centro abitato di Orani, dove per la festa della liberazione sono presenti le più alte autorità civili, religiose, militare. Una celebrazione fortemente voluta da commissionario straordinario Franco Pani, per rendere onore a una figura per troppi anni dimenticata nonostante l’alto valore umano e cristiano come dimostra la medaglia d’oro conferitagli. Presenti anche alcuni sindaci dei comuni vicini, a dimostrazione della importanza dell’evento, la cerimonia ha contato anche sul sostegno di associazioni cattoliche e imprese minerarie.

Momenti di commozione  si leggono nelle parole del commissario, che invita i genitori a citare Piero Borrotzu come modello per i figli, contro la droga, l’alcool, la violenza e il vandalismo che stanno destabilizzando le comunità dell’interno.  Un esempio impareggiabile di dignità, rispetto della libertà, amore del prossimo, coraggio delle decisioni. Il rispetto della persona lo spirito di sacrificio incarnati da Piero Borrotzu militare sempre ispirato da profondi valori cristiani.

Il giornalista Gino Camboni, che in un libro ne ricorda le gesta  lancia un monito. «Oranesi riprendetevi Pietro Borrotzu e mostratelo tutti i giorni come modello per le nuove generazioni. Bisogna superare egoismo, per mettersi realmente al servizio della comunità, al di là degli interessi di parte». Anche il parroco don Riccardo Fenudi nella messa celebrata in suffragio davanti a centinaia di oranesi nonostante il freddo e la pioggia lo ricorda come una «persona che ha sacrificato la sua vita per il prossimo». Le voci del Coro Monte Gonare riscaldano i presenti, con canti in limba, insieme al coro polifonico di Bortigali, il quintetto flauti del maestro Gianfranco Biosa, il trombettista Severino Prina.

Orani ha voluto ricordare così un suo illustre compaesano morto per salvare un paese. Il 5 aprile 1944 a Chiusola, frazione di Sesta Godano in provincia di La Spezia, il tenente dell’esercito italiano, di padre oranese e di madre ligure, si offre ai militari nazifascisti, per salvare la vita agli uomini di quel borgo, riuniti nella piazza del paese per essere fuciliati.

Ha appena 22 anni eppure non ha paura di sacrificarsi per salvare una intera comunità. Piero Borrotzu era per tutti il tenente Piero,  nato proprio il 25 aprile,  del 1921. Dopo gli studi al ginnasio Asproni di Nuoro aveva frequentato l’Accademia militare di Modena.

Una scuola di guerra dalla quale esce formato nel corpo e nello spirito facendo parte dei nuclei partigiani di Giustizia e Libertà, movimento politico liberal-socialista fondato a Parigi nell’agosto del 1929 da un gruppo di esuli antifascisti, tra cui Carlo Rosselli. A Piero Borrotzu sono state dedicate a Orani le scuole elementari, una via del centro storico e due anni fa l’ammininistrazione aveva voluto dedicargli una piazza.  In Liguria Piero Borrotzu è un eroe sempre vivo nella memoria collettiva di Chiusola, come dimostra il gemellaggio di alcuni fa con Orani.

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