La Nuova Sardegna

Nuoro

i carabinieri

«Un confidente ci disse “Uccideranno Coccone”»

NUORO. «Dopo l’omicidio di Cisco Chessa, seguimmo la pista della faida di Orune – ha raccontato ieri mattina, in aula, uno degli ultimi testi del pm, il luogotenente Giovanni Antonio Sechi – Abbiamo...

24 maggio 2016
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NUORO. «Dopo l’omicidio di Cisco Chessa, seguimmo la pista della faida di Orune – ha raccontato ieri mattina, in aula, uno degli ultimi testi del pm, il luogotenente Giovanni Antonio Sechi – Abbiamo ritenuto che quello e gli omicidi di Pasquale Monni, dei fratelli Serafino e Nicola Chessa, e Ivo Carta, fossero legati a quella pista». Nella sua lunga deposizione di ieri in corte d’assise, il luogotenente dei carabinieri di Nuoro, fa riferimento anche a una intercettazione ambientale dove due orunesi che si trovavano nella Penisola, parlano proprio del delitto Chessa.

«In una intercettazione ambientale – spiega il luogotenente Secchi – sentiamo Pietro Contena, che era in Toscana e parlava con il cognato Pasquale Calia dell’omicidio Chessa, e parlando dell’omicidio Chessa, Contena ipotizza che l’autore poteva essere proprio Coccone Pietro. Calia gli chiede “Perché abita lì vicino?”, “Sì”, gli risponde Contena. Nella stessa conversazione Contena disse anche “Per i Monni la trappola è pronta”». «Pietro Coccone – ha continuato il luogotenente – era in stretti rapporti con Giovanni Deiana, noto Banniolu, e con Ivo Carta. Si incontravano spesso al bar Eden di San Teodoro, gestito da Ivo Carta. Il 13 agosto del 2008, una fonte confidenziale ci riferì che qualcuno in paese voleva uccidere Pietro Coccone. Così chiamammo Coccone in caserma: ci apparve spaventato ma non sorpreso: ci disse, infatti, che quelle voci erano arrivate anche a lui, e che sotto casa sua, nei giorni prima, aveva visto due persone armate e travisate». Il pm Vacca fa allora acquisire agli atti del fascicolo, le sommarie informazioni rese a suo tempo da Coccone. Avrebbe dovuto essere sentito in aula, ma è morto qualche mese fa in ospedale, al termine di un lungo ricovero. (v.g.)

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