La Nuova Sardegna

L’assocazione Voltalacarta, presieduta da Loredana Rosa, porta in Ogliastra il grande cinema civile. Oggi si parlerà della continua tragedia degli sbarchi degli immigrati. Lo scorso mese il porto di Arbatax è stata più volte “ location” di tentativi di imbarco di decine di giovani profughi somali (la maggior parte minorenni) che hanno cercato di salire sulla nave Tirrenia per Civitavecchia con documenti contraffatti. Questa sera, alle ore 20:15, al Nuovo cinema Garibaldi, oltre al grande cinema ci saranno forti emozioni. Voltalacarta offrirà ai cittadini ogliastrini la possibilità di vedere “Fuocoammare”, il film di Gianfranco Rosi, meritatamente premiato con l’Orso d’oro al Festival del Cinema di Berlino 2016. Il docufilm è ambientato a Lampedusa e racconta la tragedia degli sbarchi con un taglio asciutto e poetico. «Accanto alla quotidianità dei lampedusani – spiega Loredana Rosa – vista soprattutto attraverso lo sguardo di un bambino, Samuele, c’è il dramma quasi quotidiano dei profughi, accolti sempre senza se e senza ma dagli abitanti dell’isola, divenuta negli ultimi venticinque anni il simbolo dell’esodo dall’Africa all’Europa. Testimone di questa tragedia è il dottor Pietro Bartolo che fin dall’inizio si prende cura di chi arriva a Lampedusa sui barconi. Sua è la testimonianza più toccante nel film. Lo stesso dottor Bartolo, contattato personalmente per telefono dall'associazione, ha donato a Voltalacarta un contributo video in cui si racconta e rivolge un saluto alla Sardegna». Al termine di questo breve contributo, la parola passerà ad alcuni richiedenti asilo ospitati nel centro di accoglienza Cortemalis di Ilbono, che racconteranno le loro personali esperienze di viaggio e i motivi che li hanno spinti a dire addio alle loro terre d’origine. (l.cu.)