Sesso con i bambini, si apre il processo per l’ex istruttore sub
San Teodoro, l’imputato era stato incastrato dai carabinieri Nella sua cassaforte erano stati trovati diversi filmati
NUORO. Nel mese di luglio di due anni fa era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Siniscola con l’accusa di “produzione e detenzione di materiale pedopornografico”. A incastrarlo, secondo quanto era emerso nel corso delle indagini, erano un mucchio di immagini e filmati che i militari avevano trovato all’interno di una cassaforte che era stata rubata proprio a lui.
Gran parte di quei filmati, come avevano spiegato i carabinieri, riguardavano bambini vittime delle attenzioni sessuali di diversi adulti. «Gran parte dei filmati – avevano precisato gli investigatori – ritraevano lo stesso Granata in atteggiamenti sessuali con minorenni che lui stesso registrava quando si recava in paesi esteri».
Ieri mattina, in tribunale a Nuoro si è aperto il processo per questa vicenda. L’imputato si chiama Sergio Granata, ha 60 anni, e fino ad alcuni anni fa faceva l’istruttore di sub a San Teodoro, ma ormai da diverso tempo non svolge più quel lavoro perché ha diversi problemi di salute. Proprio a causa di questi problemi, come ha spiegato il suo avvocato di fiducia, Giovanna Serra ieri mattina Granata non si è potuto presentare in aula per assistere al suo processo. L’udienza è stata dunque rinviata alla fine di luglio.
Sin dall’inizio, l’ex istruttore di sub si era sempre difeso dicendo che i filmati che secondo gli inquirenti lo riprendevano durante rapporti sessuali con ragazzine in realtà riguardavano giovani maggiorenni e consenzienti.
E aveva anche aggiunto che pure il resto del materiale che era stato trovato a casa sua dai carabinieri era stato scaricato da alcuni siti internet e riguardava maggiorenni.
Le indagini era durate diversi mesi, avevano ricostruito i movimenti dell’indagato, e avevano scoperto che Granata, originario di Copparo ma residente in Sardegna da oltre 30 anni, nel corso di diversi viaggi all’estero, aveva cercato di accattivarsi la simpatia di bambini facendo loro regalini e dando piccole somme di danaro in cambio di prestazioni sessuali da filmare e immettere in rete.
Il processo entrerà nel vivo, dunque, dalla fine di luglio.