La Nuova Sardegna

Nuoro

Polemica sui finanziamenti per le concessioni balneari

di Sergio Secci
Polemica sui finanziamenti per le concessioni balneari

Siniscola, operatori al lavoro per allestire i servizi approvati dallo scorso anno Taras: «Avevamo partecipato al bando di Invitalia ma eravamo stati bloccati»

18 giugno 2016
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SINISCOLA. Con la chiusura delle scuole e l’arrivo del solleone, i primi turisti giunti a Siniscola troveranno un’offerta maggiore di servizi nelle spiagge. Il piano di utilizzo dei litorali, ha permesso già dallo scorso anno l’affidamento delle nuove concessioni balneari che hanno aperto i battenti sin dai primi giorni di giugno. Ristoranti, bar, noleggio sdraie ombrelloni e addirittura cinema all’aperto e tornei di beach soccer che fanno felici i bagnanti e permettono opportunità di lavoro per i titolari e i dipendenti. Le nuove concessioni che vanno a sommarsi a quelle in già in attività sono cinque, due nella spiaggia grande, una a Sa Petra Ruia, una alla rotonda di Capo Comino e poi a Berchida. A Graneri, prende forma lo stabilimento del Granirò beach. «Stiamo allestendo quei servizi che per vari motivi, non siamo riusciti a far partire la scorsa estate – dicono le titolari Graziella, Rossella e Nina Taras – Oltre al bar, ristorante e calcetto, ci sarà una zona spettacoli e un cinema all’aperto per permettere ai turisti e ai residenti di trascorrere in serenità le serate estive, vogliamo far diventare la spiaggia un punto di ritrovo e aggregazione nonché fonte di lavoro immaginando che possano collaborare con noi una quindicina di persone». Cosa dicono i primi turisti di fronte questa struttura? «Per ora abbiamo ricevuto soltanto commenti positivi sia per i servizi offerti (docce, bagni) sia per la creazione di una passerella per disabili che permette di arrivare dai parcheggi sino alla battigia». Siniscola rientra tra quei comuni che possono tenere aperte le strutture balneari anche d’inverno. «È una legge che stiamo valutando anche se la zona dove noi abbiamo la concessione d’inverno è soggetta a mareggiate e quindi di difficile fattibilità. Pensiamo che sia comunque una cosa positiva anche se studiata soprattutto per città come Cagliari e Alghero dove insiste una popolazione ben superiore». Un investimento consistente, ci sono fondi speciali per il turismo. «Lasciamo perdere – aggiungono – noi come tanti altri piccoli imprenditori, avevamo partecipato al bando di Invitalia un agenzia ministeriale per lo sviluppo dove era previsto un finanziamento a fondo perduto Abbiamo fatto la richiesta il 28 marzo, la pratica era in regola poi ad agosto, ci hanno detto che i fondi erano finiti e che non ci sarebbe arrivato nulla. Con grossi sacrifici stiamo completando i lavori quest’anno, ma so per certo che un migliaio di aziende nella nostra stessa situazione e in tutta Italia si sta facendo partire una class action per sbloccare quei fondi promessi ma mai arrivati».

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