La Nuova Sardegna

Nuoro

Oliena, calo di presenze

Oliena, calo di presenze

Luigi Crisponi (Riformatori) chiama in causa la Regione

19 giugno 2016
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Il calo delle presenze turistiche interessa in maniera preoccupante anche le zone interne. Il consigliere regionale Luigi Crisponi chiama in causa la giunta isolana.

«Le beffarde prese di posizione dell’esecutivo sulla questione Ryanair hanno ormai abbondantemente superato il ridicolo e sono testimoniate dai preoccupanti dati sul movimento passeggeri negli aeroporti di Cagliari e Alghero – scrive in una nota l’esponente dei Riformatori – Tutto il contrario di quanto sta avvenendo negli aeroporti nazionali che registrano una crescita media da gennaio ad aprile del 4 %».

«Media ancor più positiva per quegli scali di regioni mediterranee – aggiunge Crisponi – nostri diretti competitor sotto il profilo del movimento turistico, come Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. In queste realtà, infatti, crescono tutti i movimenti passeggeri, da Brindisi a Catania (+5%), da Reggio Calabria a Napoli ( + 3,1%), fino a Lamezia, Bari, (+ 13,9 % se si considerano i soli passeggeri internazionali) e, infine, Palermo, dove dall'estero registrano, beati loro, addirittura un +35,1%».

Inevitabilmente, d’altra parte, il crollo dei passeggeri incide sulle attività ricettive del Nuorese, sia quelle situate nelle zone balneari che quelle ubicate più all’interno.

«Tutta la vicenda, dunque, dimostra che ci troviamo di fronte alla assoluta incapacità di trovare, da parte di Deiana e company, lo straccio di una soluzione – sostiene l’ex assessore al Turismo, che prosegue – A tutt’oggi assistiamo sgomenti ai soliti baldanzosi annunci e a vacue interlocuzioni con l'operatore irlandese, che ha fatto l'unica cosa possibile, dopo le prese per il naso della Giunta regionale: le valigie».

«A differenza di quanto fatto dalla Regione Puglia, insomma, qui si traccheggia, mentre la stagione sta scivolando via senza che si batta un colpo o che vi siano azioni degne di tale nome – conclude Luigi Crisponi – è un fallimento su tutto il fronte».

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