La Nuova Sardegna

NUORO. A un mese dalla sua scomparsa – il cuore generoso di Luca Dettori, il salumiere e grande atleta nuorese di triathlon morto in seguito a un brutto incidente in bici vicino a Orosei, continua a battere attraverso il bel gesto di solidarietà che i suoi tantissimi amici hanno fatto nei confronti della sezione nuorese dell’Ail, l’associazione italiana leucemie.

Proprio come avevano annunciato nei giorni seguenti alla morte del loro caro Luca, infatti, i suoi amici e compagni di squadra dell’Atletica amatori, insieme alla TriNuoro, hanno avviato una raccolta di fondi a suo nome e in queste ore hanno chiuso l’iniziativa donandone i proventi all’associazione nuorese che li utilizzerà per coprire le spese di una sua struttura. Si tratta dell’appartamento di fronte all’ospedale, che ospita da tempo, in modo gratuito, alcuni familiari di pazienti ricoverati al San Francesco e che hanno difficoltà economiche.

«È trascorso poco tempo da quando Luca è andato via – scrivono oggi i suoi amici dell’Atletica amatori e della TriNuoro – in questo periodo abbiamo vissuto l'evento con una serie di momenti toccanti, momenti che hanno avvicinato il gruppo di persone e amici che lo conosceva e frequentava in modo ancor più forte. Quando Luca ci ha lasciato – continuano – abbiamo pensato che questo legame potesse continuare a vivere nel suo brillante splendore non solo nei nostri ricordi, nelle foto che lo ritraggano, nei racconti intorno ad un fuoco una sera d'estate, ma in un gesto individuale piccolo ma significativo se sommato a tanti piccoli altri gesti. Abbiamo acquistato un libro a fogli bianchi dove ognuno poteva salutarlo e ricordarlo nel modo che sentiva meglio di fare, abbiamo allestito un piccolo contenitore anonimo nel quale far confluire delle offerte in denaro che ognuno si sentiva di offrire».

Quel piccolo contenitore alla fine ha accumulato 1500 euro, che in questi giorni sono stati donati all’Ail nuorese. Per i suoi amici, questo, è stato il loro modo più bello e concreto di salutare Luca. Una sorta di saluto eterno, scrivono, «per ricordarci un giorno di più che al mondo ogni sorriso incontra un pianto, ogni gioia accompagna il dolore, ogni momento in cui una persona da una mano ce n’è un'altra in cui quella mano ha necessità di riceverla. Oggi Luca è qui, e noi abbiamo bisogno di sentirlo vicino in questo modo».