La Nuova Sardegna

Nuoro

Isre, lotta nel Pd nuorese per il presidente dell’ente

Isre, lotta nel Pd nuorese per il presidente dell’ente

È guerra aperta tra le due fazioni guidate da Roberto Deriu e Giuseppe Cucca Sono due i nomi in ballo: il 36enne Tore Sulas e il 64enne Giuseppe Pirisi

21 giugno 2016
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NUORO. Dopo la provocazione di Andrea Soddu di nominare presidente dell’Isre lo scrittore Marcello Fois, il Pd nuorese è a caccia del possibile candidato. Due i nomi più accreditati che si contendono la poltrona, Tore Sulas, capogruppo del Pd in consiglio comunale (all’opposizione con la giunta Soddu), da un lato, e Giuseppe Pirisi, architetto, ex consigliere regionale ed ex segretario cittadino al tempo dei Ds, dall’altro.

Tore Sulas, che non vuole sbilanciarsi su una sua possibile candidatura («sono solo voci») si augura comunque che la scelta ricada su una persona dal profilo prestigioso («L’Isre è patrimonio non solo di Nuoro ma di tutta la Sardegna»).

Nonostante il suo imbarazzo, Tore Sulas è in corsa per la poltrona di presidente dell’Isre. Trentasei anni, laureato in Scienze Politiche a Cagliari con una tesi sui distretti culturali e i sistemi museali, Sulas è stato il candidato più votato alle ultime elezioni comunali: 500 preferenze su 2.800 della lista. È grazie a lui se il Pd, alle amministrative dell’anno scorso, è risultato il partito più votato in città, nonostante la vittoria schiacciante di Andrea Soddu, sostenuto da tre liste civiche, dal Psd’Az e La Base.

L’altro candidato sul quale starebbe puntando in queste ore il Pd – dal momento che tradizionalmente la presidenza dell’Isre spetta a un rappresentante del partito che governa la Regione, e cioè il Pd – è Giuseppe Pirisi, 64 anni, architetto, ex consigliere regionale ed ex segretario del Pd nuorese.

Se venisse nominato presidente dell’istituto nuorese Giuseppe Pirisi percepirebbe, oltre al vitalizio maturato negli anni della carica ricoperta in Consiglio regionale – circa 3.900 euro netti al mese –, anche l’indennità da presidente dell’Isre che si aggira intorno ai 3.500 euro.

Sembra invece tramontata la candidatura dell’ex sindaco Mario Zidda, sindaco di Nuoro per 10 anni. Quel che è certo è che la poltrona di presidente dell’Istituto etnografico sardo andrà a un esponente del Pd nuorese, in ossequio a una lunga tradizione: prima del presidente uscente Bruno Murgia (targato Forza Italia), la carica era andata al riformatore Salvatore Liori e, prima ancora, al medico Emilio Asproni, socialista.

Ma c’è di più. Dietro alla lotta per la poltrona di presidente dell’Isre ci sarebbe anche la lotta tra le due fazioni del Pd nuorese, una capeggiata dal consigliere regionale Roberto Deriu (nella sua orbita c’è anche il segretario cittadino Francesco Manca), e l’altra dal senatore Giuseppe Luigi Cucca della quale fanno parte proprio Tore Sulas e l’ex sindaco Alessandro Bianchi. Tra qualche giorno, quando arriverà la nomina del futuro presidente, si saprà chi avrà vinto in questo gioco di potere del Pd sardo.

«Quello che mi auguro – conclude Sulas – è che la nomina ricada su un politico che rappresenti una rottura con il passato». (g.z.)

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