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Nuoro

Forestas, campi-collezione per salvare la biodiversità

Forestas, campi-collezione per salvare la biodiversità

Iniziative dell’Agenzia in Ogliastra contro il rischio di estinzione di alcune specie Tra i vari cultivar conservati ci sono anche varietà autoctone di ciliegie e di susine

22 giugno 2016
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L’Agenzia Forestas diventa custode della biodiversità con i campi-collezione di fruttifere gestiti dal Servizio territoriale di Lanusei dell'Agenzia Forestas, guidata da Salvatore Mele. La Sardegna vanta una tradizione frutticola risalente all'età del bronzo medio (XIII- XI sec. a.c.), come dimostrato da alcuni studi su reperti vegetali rinvenuti durante alcune campagne di scavo archeologico. Tra i fruttiferi rinvenuti si evidenziano il ciliegio selvatico, il nocciolo, la noce, l'olivo , il pruno selvatico, il mandorlo, il prugnolo. Le specie più diffuse tra le colture più antiche furono quelle coltivate nel bacino del Mediterraneo col solo ausilio idrico delle precipitazioni naturali, quali mandorlo, fico, melograno e olivo. I frutti del passato sono elementi basilari delle forme di agricoltura tradizionale. Identificano sia i caratteri ambientali a cui sono legati, piccoli poderi separati da siepi e muretti a secco, sia le tecniche agronomiche volte ad ottimizzare le produzioni, spesso insufficienti, che hanno avuto, comunque, una importanza notevole nel contribuire a sfamare intere comunità con un'alimentazione varia e soprattutto sana.

Da tempo ormai, la biodiversità in campo agricolo, risulta seriamente minacciata da fenomeni di erosione genetica: molte varietà di piante da frutto sono state gradualmente sostituite da un numero ridotto di varietà commerciali. In Sardegna si è cercato di arginare questo fenomeno in diversi modi: importantissimo, negli ultimi anni, è stato il ruolo dei comitati a tutela della biodiversità che nei vari Comuni della Sardegna si sono impegnati a raccogliere e conservare sia specie frutticole che orticole. Un ruolo determinante è stato dato poi dalla creazione di diversi campi-collezione per la conservazione delle specie frutticole a rischio di estinzione. In questo senso un grosso contributo, per garantire la tutela di queste specie, è stato dato negli anni dall'Ente foreste della Sardegna. L'Ente, ora Agenzia Forestas, e il Cnr di Sassari collaborano, attraverso un protocollo d'intesa sottoscritto nel 2013, nelle attività di ricerca scientifica mirate alla valorizzazione della foresta, alle produzioni silvo-agronomiche, con specifici progetti e per la conservazione delle biodiversità nei territori gestiti, mediante la realizzazione di appositi campi-collezione. Il Servizio territoriale di Lanusei dell'Agenzia ha dato un importante apporto alla buona riuscita del progetto allestendo quattro campi-collezione con specie fruttifere. Nel vivaio regionale San Cosimo di Lanusei è stata realizzata una collezione internazionale di ciliegio, dove si conservano 40 cultivar differenti, oltre alle varietà autoctone quali il ciliegio moddedda, il ciliegio bianca di Aritzo, il ciliegio barrecocca. C’è poi la conservazione delle cultivar di provenienza nazionale o straniera quali il ciliegio Bigarreau Napoleon, il ciliegio Durone vero di Vignola, il ciliegio Lory Bloom, il ciliegio Grossa di Pistoia; presso il vivaio regionale San Cristoforo di Arzana viene conservata invece una collezione con 31 cultivar di susini autoctoni, fra le quali il susino Meloni, il susino Fradis e tanti altri.

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