La Nuova Sardegna

MACOMER. Interrogazione del consigliere di minoranza del gruppo “Forum per Macomer” Giuseppe Ledda su una sanzione del Nucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri inflitta al Comune il 7 aprile al termine di un’ispezione per avere «creato un deposito abusivo di rifiuti cimiteriali in un magazzino diroccato dell’ex Alas, dove sono stati rinvenuti 19 grandi contenitori da un metro cubo ciascuno ricolmi di residui provenienti dalla estumulazione di decine di salme». Ledda sottolinea che in conseguenza al comune di Macomer è stata applicata una sanzione di 6.500 euro e chiede di avere «opportune precisazioni sul soggetto su cui ricadrà la pesante sanzione pecuniaria, che risulta pagata con fondi del bilancio comunale, considerato che la Ciclat, alla quale si è cercato di addebitarla, ha rigettato ogni responsabilità in merito». Ledda conclude chiedendo di «accertare la responsabilità dei fatti e soprattutto per evitare che situazioni analoghe possano verificarsi in futuro». Il sindaco ha chiesto in merito spiegazioni agli uffici, i quali hanno risposto che la Ciclat «provvede, con costi aggiuntivi, allo smaltimento dei rifiuti cimiteriali da esumazione ed estumulazione». In questo caso è stato chiesto un preventivo alla ditta ed è stato incaricato un laboratorio esterno per verificare che i rifiuti non fossero pericolosi «in termini igienico sanitari e per la salute pubblica». Nel frattempo si è però reso necessario «spostare i rifiuti per lavori urgenti (motivi di salute pubblica) e per lavori di sistemazione dell’area cimiteriale». Nel frattempo è arrivata l’ispezione del Noe (il giorno prima dell’arrivo del preventivo) e due giorni dopo sono stati smaltiti i rifiuti da parte della Ciclat. «Successivamente, stante i tempi ristretti, il comune ha provveduto a liquidare la sanzione – hanno risposto gli uffici – e a espletare gli atti per addebitare la sanzione alla Ciclat per il ritardo nello smaltimento dei rifiuti». (t.g.t.)