La Nuova Sardegna

Nuoro

«Nomine Isre, hanno vinto i clan del Pd»

«Nomine Isre, hanno vinto i clan del Pd»

Duro attacco di Tore Sulas, giovane recordman di voti del Partito democratico nuorese, al suo partito e alla Regione

29 giugno 2016
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NUORO. Tore Sulas alza la voce. E picchia duro sul suo partito: il Pd. «La nomina di Giuseppe Pirisi alla presidenza dell’Isre – dice – evidenzia tutte le criticità che il Partito democratico da troppo tempo a questa parte presenta a tutti i livelli». Recordman alle comunali dell’anno scorso con 522 preferenze incassate, il 13,75% dell’intero bottino incassato dal Partito democratico, fino all’altro giorno tra i papabili alla carica di presidente dell’Etnografico, Sulas non riesce proprio a mandarla giù: «L’amarezza più grande è il mancato rispetto delle regole democratiche che per l’ennesima volta non tengono conto del risultato elettorale e delle scelte che in un territorio di rilevante importanza come il nostro i cittadini sono tenuti a fare; quegli stessi cittadini che oggi prendono giustamente le distanze da meccanismi derivanti da una politica marcia che parte da Nuoro e arriva a Cagliari».

Dopo il solito balletto delle solite false polemiche, infatti, il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau (Pd) ha fatto la scelta che tutti sapevano avrebbe fatto: «Le correnti interne al Partito democratico sono diventate dei clan di vecchio stampo – rincara la dose Tore Sulas –, dove chi come me ne ha da sempre preso le distanze è chiamato per questa ragione a pagarne le dovute conseguenze. In tutto questo tempo, nessun dirigente del Pd – spiega – è mai stato coinvolto ad alcuna riunione assembleare che stabilisse almeno in via orientativa i criteri nella scelta del candidato rappresentativo di tutti, ponendo in evidenza il merito, che in politica si traduce in consenso, lo stesso, che ad uno come Pirisi non si addice, visto il siluramento che gli elettori gli hanno riservato alle ultime elezioni amministrative di Macomer, relegandolo nelle file di coda. Nonostante ciò, ha prevalso il mal costume, ben distante da quel che di buono e sano scrive nel proprio statuto il Partito democratico, predicando bene da un lato e razzolando male dall’altro».

Classe 1980, Salvatore noto Tore Sulas, laurea in Scienze politiche (con tesi su distretti culturali e sistemi museali) e già assessore comunale alla Programmazione, casa, energia, reti tecnologiche e sviluppo (nella prima giunta Bianchi), assicura che «per rispetto dei miei concittadini, continuerò a garantire con la massima onestà politica ed intellettuale che da sempre mi contraddistingue, il mio impegno, per un Partito democratico rinnovato, che guardi per primo, alle istanze popolari come unico fine di rilancio. Concludo, augurando a Pirisi e ai suoi più cari sostenitori di trascorrere i prossimi tre anni di mandato nello stesso modo in cui il sottoscritto a vissuto gli ultimi».

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