La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, il sindaco denuncia Abbanoa «Acqua non potabile»

di Homar Farina
Siniscola, il sindaco denuncia Abbanoa «Acqua non potabile»

Farris: «Viene calpestato ogni giorno il diritto alla salute» «L’Ente gestore non sta fornendo un servizio costante»

29 giugno 2016
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SINISCOLA. Interpreti nuovi e problemi vecchi per quanto riguarda la questione della potabilità dell'acqua nel territorio di Siniscola, tanto che anche il sindaco Gianluigi Farris, in carica da poco più di 20 giorni, ha emesso venerdì scorso la sua prima ordinanza di non potabilità, che va ad aggiungersi alle oltre 60 già pubblicate nell'albo pretorio in 9 anni.

I prelievi, comunicati all'ente locale dal Sian della Azienda sanitaria nuorese, si sono concentrati nella fontanella pubblica antistante il campo sportivo e nell'allaccio di via Silvio Pellico, evidenziando anomalie nei parametri per la presenza di escherichia coli, vale a dire tracce di contaminazione fecale.

Da lì, l'obbligatorietà in capo al primo cittadino di rendere pubblico il divieto di utilizzo dell'acqua della rete idrica per uso alimentare, al quale poi ha fatto seguito un esposto a firma dello stesso Gianluigi Farris indirizzato alla procura della Repubblica di Nuoro, in attesa dell’esito dell'incontro che l’amministrazione siniscolese aveva sollecitato più volte ai vertici di Abbanoa e che è stato fissato per la giornata di ieri ma che poi è stato posticipato al prossimo 5 di luglio. Nell'esposto che è stato indirizzato alla procura attraverso la Compagnia dei carabinieri di Siniscola, Gianluigi Farris affronta alcuni passaggi sulla drammatica situazione del servizio idrico che ormai si protrae da diversi anni, sottolineando «il ritardo col quale sono stato informato – e inoltre che – il diritto alla salute, principio costituzionalmente garantito, è giornalmente calpestato sia dal gestore Abbanoa che evidentemente omette di adottare i provvedimenti opportuni e necessari affinché l'acqua risulti essere costantemente potabile, e sia da Egas (governo d'ambito) che ha precisi compiti di controllo e di indirizzo sull'ente gestore».

Per tali comportamenti o omissioni il sindaco chiede che ne vengano individuate le responsabilità, invocando l'azione penale, dove ovviamente queste responsabilità siano ravvisabili.

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