La Nuova Sardegna

Nuoro

Rossomori: «Nomina Isre, tutto da rifare»

Rossomori: «Nomina Isre, tutto da rifare»

La federazione nuorese: la presidenza non è appannaggio del Pd, va condivisa dalla coalizione

04 luglio 2016
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NUORO. «Il Pd, partito di maggioranza in seno alla coalizione di centrosinistra in Regione, predica bene e razzola male. Pretende dagli alleati il dovuto rispetto ma non ne usa altrettanto verso gli stessi. Prima ancora, non usa il dovuto rispetto verso tutti i cittadini sardi decidendo di risolvere (certo solo temporaneamente) le sue questioni interne accordando ad una o più delle sue correnti le recenti nomine all’Isre senza alcun dibattito interno alla coalizione». Il partito dei Rossomori, federazione di Nuoro, non riesce proprio a mandarla giù, la recente nomina di Giuseppe Pirisi (Pd) alla presidenza dell’Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro.

Il caso rischia così di incrinare i rapporti all’interno della squadra che sostiene Francesco Pigliaru.

«Noi Rossomori – scrivono in una nota –, senza voler dare alcun giudizio sulle persone interessate, in linea con la proposta di legge sulla trasparenza amministrativa che abbiamo presentato in consiglio regionale, contestiamo il metodo utilizzato, sicuramente parziale e non rispondente ai criteri di trasparenza, competenza, merito e condivisione, che soli dovrebbero guidare le nomine del tipo in questione. E ciò per consentire il raggiungimento da parte dell’Isre, come di qualsiasi altro ente od istituzione pubblica, di reali ricadute in termini di risultati e di immagine, tali da giustificarne l’esistenza e farne percepire l’utilità. Le cariche pubbliche – insistono i Rossomori di Nuoro – non possono essere appannaggio dei soli politici di professione ed i partiti non possono sacrificare le competenze e le capacità a favore di equilibri interni».

«Per tutta risposta – spiega ancora la federazione nuorese del partito dei Rossomori –, il Pd si impone con un atto di forza e di arroganza che non condividiamo perché alimenta l’allontanamento dalla politica della società civile ed, in genere, dei cittadini e mina alle radici le ragioni di esistenza del centro sinistra. Chiediamo, quindi, al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau (Pd, è lui che ha firmato l’atto di nomina di Pirisi, ndr) di voler prendere atto della mancata discussione in ordine alla scelta effettuata, di voler consultare l’intera coalizione, il sistema degli enti locali e quello delle istituzioni culturali per ridiscutere quanto sinora deciso – sottolineano i Rossomori – ed arrivare ad una nomina largamente condivisa, inattaccabile e qualificata».

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