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Poche piogge, allarme Coldiretti

Il direttore Cualbu: «Si può chiedere lo stato di calamità naturale»

23 luglio 2016
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In Ogliastra, secondo Coldiretti, ci sono le condizioni per chiedere lo stato di calamità naturale, a causa della scarsità di piogge. E questo anche dopo le restrizioni idriche che già interessano diversi Comuni. «Quest’anno abbiamo vissuto uno degli anni più siccitosi», spiega il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Simone Cualbu. «Dicembre e gennaio sono passati alla storia come i più bollenti e meno piovosi da 215 anni: si è registrato il 9 per cento delle precipitazioni in meno rispetto alla media e un gennaio in cui sono caduti gli stessi millimetri di pioggia di agosto. In primavera non abbiamo di certo recuperato il gap, anzi si sono registrate ancora temperature record». L’organizzazione degli agricoltori ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni dell’Ogliastra per chiedere di avviare l’iter della richiesta dello stato di calamità naturale. «L’assenza di piogge ha influito in modo pesante sui bilanci delle imprese agricole del territorio, perché, oltre a prosciugare le scorte d’acqua, ha dimezzato i pascoli e le provviste foraggere. Il tutto è andato a sommarsi alla diminuzione del prezzo del latte e all’altra calamità rappresentata dai premi comunitari che ancora non arrivano». Da alcuni giorni a Loceri nelle case l’acqua arriva per sole cinque ore al giorno, dalle 5 alle 10 del mattino. Il sindaco Roberto Uda ha spiegato che si stanno compiemndo analisi nelle acque di diversi pozzi, mente verranno erogati contributi per acquisto autoclavi. «Fra l’altro _ fa rilevare il primo cittadino locerese _ abbiamo aderito alla richiesta di Coldiretti rispetto alla richiesta dello stato di calamità naturale». (l.cu.)

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