Alluvione, a Onanì arrivano gli aiuti dall’Australia
Con i soldi raccolti da un comitato di sardi ricostruito il muro del belvedere della chiesa
Non hanno mai tagliato il cordone ombelicale con la Sardegna pur vivendo da decenni nell'altra parte del mondo. I sardi del circolo Sardinian Cultural Association-Melbourne (Stato Victoria-Australia), dopo il ciclone Cleopatra del novembre 2013, hanno teso la mano offrendo 20mila euro per rifare il muraglione e risistemare l’area del belvedere a margine della chiesa del Sacro Cuore di Gesù.
Adesso alcuni rappresentanti del circolo e collaboratori, sono giunti in paese, con gonfalone e targa con la scritta: “Alluvione 2013, questo muro e tutta l’area verde sono stati ricostruiti grazie al supporto del Sardinian Cultural Association in collaborazione con il comune di Onanì. Ringraziamo tutti coloro che in Australia hanno reso possibile la realizzazione di questa opera con la loro generosità».
Fra gli altri, i membri del comitato Giuseppe Nolis che si è definito operatore con mattoni, la moglie Tonina di Fonni e Giovanni Chighine di Bessude, montatore meccanico e direttore dei lavori, da 49 anni in Australia e adesso pensionati. Con loro Francesco Ortu, 89 anni, di cui 63 in Australia (prima calzolaio, poi pescivendolo), già membro del club e da poco rientrato alla sua Bessude. Sono stati accolti dal sindaco Clara Michelangeli e dal vice Fabio Daga. Il primo cittadino ha ringraziato per l’atto di gentilezza che «ci ha consentito di rifare il muraglione dell’area del Sacro Cuore con, all’interno, un prato verde. Ci ha dato il via per sistemare l’intera area, creando questo bell’angolo».
Giovanni Chighine ha spiegato che l’idea è nata dall’intesa fra due club di sardi, Italia Sporting Club (presidente Leonardo Vargiu, nato in Australia) e Sardinian Cultural Association (presidente Paolo Lostia di Cagliari).
«Si è deciso di organizzare una cena tipica sarda a pagamento – ha raccontato l’uomo – a base di maialetti arrosto, malloreddos, tutto donato dalla comunità sarda. I cuochi (Giovanni Pilia, Stefano Rassu, Pietro Porcu e Fabio Dore) hanno preparato un pranzo speciale. Fra gli sponsor il console italiano in Australia e altri cittadini isolani e non». Fatti i conti avevano pensato di devolvere il tutto a Olbia, visti i danni registrati. Poi, però. il comitato ci ha ripensato, immaginato che in Gallura i soldi sarebbero arrivati con più facilità. «L’idea di mandare gli aiuti a Onanì – hanno aggiunto i componenti del gruppo australiano – ci è stata data da due camionisti della raccolta latte, Mario Campus di Nule e Mario Chighine di Bessude viste le tante strade interrotte e i disagi subiti dai cittadini. Venuti in vacanza in Sardegna abbiamo visitato Onanì, scattato foto e presentate al Comitato che ha poi deciso di portare avanti l’iniziativa. Adesso siamo contenti di vedere il progetto portato a buon fine».