La Nuova Sardegna

Nuoro

Il calo delle nascite è preoccupante Macomer si spopola

di Tito Giuseppe Tola
Il calo delle nascite è preoccupante Macomer si spopola

Nel primo trimestre sono 7 i nuovi nati a fronte di 31 decessi Succu: «La gente non vede futuro e i bonus non funzionano»

29 luglio 2016
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MACOMER. Quando i nati nel 2016 fra sei anni andranno a scuola, non sarà facile mettere assieme una classe a causa dell’esiguo numero di alunni. Nei primi tre mesi del 2016 a Macomer sono nati sette bambini. I dati sono quelli dell’Istat. Se la tendenza sarà confermata, il saldo di fine anno dovrebbe assestarsi sotto i 30 nati, quanto basta per formare una classe, sempre che le famiglie alle quali appartengono non decidano di trasferirsi altrove, ipotesi che appare probabile a fronte di una situazione economica e occupazionale che da 20 anni si va avvitando in una inarrestabile fase involutiva. Nel 2015 i nati erano 49, una ventina in più rispetto alla previsione dell’anno in corso che emerge da una proiezione della tendenza. «Il calo demografico di Macomer e delle zone interne della Sardegna è innegabile – dice il sindaco, Antonio Succu, – per valutarne la dimensione nell’arco dell’anno aspettiamo però che l’anno si concluda. Le cause del fenomeno sono diverse e gli incentivi inventati per sostenere la natalità (bonus bebè e altri) sono tutti falliti. La gente non fa figli perché non vede il futuro con ottimismo. Abbiamo potenzialità e strumenti per migliorare il futuro dei nostri territori e lavoriamo su questo».

Sfogliando i dati Istat relativi al primo trimestre di quest’anno balza agli occhi anche un altro dato, quello sui decessi: 31 tra il 1° gennaio e la fine del mese di marzo. Il saldo naturale del primo trimestre è negativo di 24 unità, ma non va meglio col saldo migratorio, anche questo negativo con 14 residenti in meno. Il saldo migratorio registra il movimento dei residenti e in questo caso significa che quelli che hanno lasciato Macomer per trasferirsi in altri comuni o all’estero sono più di quelli che hanno scelto di risiedere in città. Da una proiezione del dato emerge che alla fine del prossimo anno la popolazione di Macomer potrebbe scendere sotto i 10 mila abitanti.

Il punto massimo di crescita demografica Macomer lo ha raggiunto nel 1991 con 11.424 abitanti. Nel 1992 è iniziata la flessione, prima lenta ma inarrestabile, poi sempre più decisa con un -2,7% nel censimento del 2001 rispetto al 1991. Le nascite hanno registrato una progressiva diminuzione a partire dal 2002 (74 nati contro una media annuale di oltre cento nati negli anni Novanta). Ci fu una ripresa nel 2005 con 98 nati per scendere a 59 nel 2013, 51 nel 2014 e 49 nello scorso anno.

Il calo delle nascite avrà una prima ripercussione sulla scuola. Se la tendenza in atto non subirà inversioni, fra sei anni i primi effetti si faranno sentire sulla scuola elementare, mentre alla scuola materna già si percepiscono con un calo sotto i 60 alunni registrato nel 2014 e progredito, anche se di poco, nel 2015. Un ulteriore calo è previsto nel prossimo anno scolastico. La popolazione straniera ha contribuito a rallentare l’emorragia demografica di Macomer. Al 1° gennaio 2016 i cittadini stranieri residenti censiti dall’Istat erano 247. Dieci anni prima (2006) erano 104.

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